Tomasoni ha ucciso la sorella con una "furia incontrollata"
Gli aveva negato i soldi per la cocaina
Gli aveva negato i soldi per la cocaina
Ha ucciso la sorella con una furia incontrollata, perché gli aveva negato i soldi per la cocaina. Probabilmente era anche sotto l'effetto degli stupefacenti mentre la aggrediva. Questa la ricostruzione ufficiale fornita dalla Procura di Novara, a distanza di 24 ore dalla confessione di Massimiliano Tomasoni. Il 47enne di Cassolnovo ora si trova in carcere per l'omicidio della sorella Maria Rita, avvenuto nella mattinata dello scorso 9 novembre, nella casa della 52enne. La donna era morta l'indomani all'ospedale Maggiore: il fisico non aveva retto a più di 20 coltellate, una delle quali l'aveva colpita al cuore. I carabinieri del reparto operativo di Novara erano sulle tracce del fratello della vittima da giorni. A inchiodarlo anche le immagini delle telecamere disseminate nella zona del delitto, alle spalle del carcere di Novara, che avevano ripreso Massimiliano Tomasoni mentre si cambiava gli abiti sporchi di sangue, pochi minuti dopo l'aggressione.
(nella foto, da destra: il comandante provinciale dell'Arma colonnello Domenico Mascoli, il pm Nicola Serianni e il colonnello Maurilio Liore, comandante del reparto operativo)