Testamento biologico: la posizione dei medici novaresi

Secondo l'Ordine andrebbe aggiornato periodicamente

Testamento biologico: la posizione dei medici novaresi
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Secondo l'Ordine andrebbe aggiornato periodicamente

La vicenda di Dj Fabo ha riacceso il dibattito sull'eutanasia anche nel novarese. L'Ordine dei medici di Novara interviene nel dibattito pubblico, chiarendo la propria posizione.

«Eutanasia, “fine vita”, sospensione delle cure sono tutte tematiche sulle quali l’Ordine dei medici chirurghi e degli odontoiatri della provincia di Novara ha una posizione ben precisa, che è poi quella della Federazione nazionale», conferma il dott. Federico D’Andrea, presidente dell’Ordine novarese. «In alcun modo – sottolinea il dott. D’Andrea – i medici possono favorire un atto che possa provocare la morte: il Codice deontologico è molto chiaro in proposito».

«Il compito del medico – aggiunge il presidente dell’Ordine di Novara – è quello di mettere a disposizione la propria competenza, di assicurare il meglio come terapie e accoglienza. E’ chiaro che nessuno di noi può restare insensibile di fronte a vicende come quella di Dj Fabo, ma è altrettanto chiaro che non si può derogare dal Codice deontologico: non è solo una questione attinente alla sfera giudiziaria ma che viene presa in considerazione dal nostro Ordine per i provvedimenti del caso».

«Credo che si debba porre attenzione a un altro aspetto, quando si parla di testamento biologico – conclude il dott. D’Andrea - Se il testamento biologico è stato sottoscritto molto tempo addietro, la situazione si è certamente modificata: a produzione di nuovi farmaci e l’utilizzo di nuove terapie cambiano lo stato dell’arte rispetto al momento della firma. E al paziente vengono offerte opportunità che un tempo non c’erano. E allora credo che sia il caso di pensare a una conferma periodica del testamento biologico, in modo che rispecchi fedelmente le volontà del paziente di fronte alle novità scientifiche».

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