Tartarughe d’acqua: registrazione obbligatoria entro il 31 agosto
Ecco come fare per registrare il proprio esemplare.

Tartarughe d’acqua, tempi fino al 31 agosto
Bisogna innanzitutto sapere che gli esemplari piccoli e simpatici acquistati in negozio, dopo qualche tempo crescono e possono raggiungere anche i 30 cm di lunghezza. A causa di queste lacune sulla loro gestione casalinga, le tartarughe vengono spesso abbandonate in laghi e fiumi. In questo modo, oltre a mettere a rischio la vita degli stessi animaletti, si crea soprattutto un danno enorme all’ecosistema della zona in cui vengono abbandonate. Per arginare questo fenomeno, a febbraio 2018 è entrato in vigore il D.L. 230/2017 sulle specie esotiche “invasive” che ne vieta commercializzazione, introduzione e rilascio in natura su tutto il territorio nazionale. Secondo il Decreto Legge, chi detiene esemplari di tartarughe acquatiche, in special modo di “Trachemys scripta” e tutte le specie e sottospecie, ha tempo fino al 31 agosto 2019 per regolarizzare la propria posizione e registrarne il possesso al Ministero dell’Ambiente.
Come registrare la propria tartaruga
Per farlo e risultare quindi in regola, è sufficiente compilare un modulo con i propri dati, la specie ed il numero di esemplari posseduti (specificando la sottospecie), allegare una copia del proprio documento di identità, ed inviare tutto al Ministero dell’Ambiente, scegliendo una tra le diverse possibilità: posta elettronica certificata da inviare all’indirizzo pnm-II@pec.minambiente.it, raccomandata cartacea con ricevuta di ritorno indirizzata a Ministero dell’Ambiente, Direzione Protezione Natura, Divisione II, via Cristoforo Colombo n. 44 -00147– Roma, oppure inviando un fax al numero 06.5722.3468.