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Studentessa castellettese volontaria a 17 anni in una comunità povera dell'Etiopia

Insieme alla zia Monica ha prestato servizio nella piccola comunità di Getche

Studentessa castellettese volontaria a 17 anni in una comunità povera dell'Etiopia
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Studentessa castellettese protagonista di un progetto di volontariato in Etiopia insieme alla zia Monica Sacco.

Studentessa castellettese in Etiopia

Un’esperienza decisamente fuori dal comune quella che ha visto come protagonista una giovanissima castellettese, studente del liceo classico Enrico Fermi di Arona. Asia Di Pietro ha solo 17 anni, ma ha già conosciuto con i propri occhi una realtà che poche persone, anche adulte, possono dire di aver visto. Sfruttando l’esperienza della zia, la castellettese Monica Sacco, ha infatti impiegato i giorni dell’alternanza scuola-lavoro per seguire un progetto umanitario a Getche, in Etiopia. "Quando abbiamo proposto alla scuola un progetto – racconta Monica Sacco – inserito nell’ambito delle attività internazionali di Mam Beyond Borders, l’Ong che seguo come membro del direttivo, la sua docente non ha avuto un attimo di esitazione. Ha accettato immediatamente, accogliendo l’idea e ha permesso ad Asia di partire insieme a me a fine gennaio. La nostra destinazione era Getche, una comunità rurale a circa 200 chilometri da Addis Abeba. Si tratta di un villaggio nel quale le persone vivono in una realtà davvero diversa da quella a cui siamo abituati. Le campagne vengono ancora lavorate a mano e la gente conosce la fame in una maniera che a noi oggi, nel 2020, sembra inconcepibile. C’è una costante attesa per la pioggia e la sopravvivenza della società dipende dalle condizioni dei fenomeni naturali e dal raccolto. La popolazione in certi casi non ha accesso al cibo, e per chi viene dalla nostra società questo risulta davvero scioccante".

La partecipazione al progetto di Mam Beyond Borders

Un mondo decisamente diverso da quello che Asia e i suoi coetanei conoscono, ma che proprio per questa ragione, può essere il luogo perfetto per un’esperienza completamente nuova. "Nello specifico l’alternanza scuola-lavoro – continua Sacco – si è svolta nell’ambito del progetto dal titolo “Free from worms”, avviato in collaborazione con la Regione Emilia Romagna in seguito alla vittoria di un apposito bando. Nel corso delle nostre attività in Etiopia ci siamo occupati degli screening sui bambini per riuscire a individuare eventuali vermi e per fare prevenzione su questo fronte. Ma l’associazione si occupa anche di una clinica perinatale sul territorio. E proprio questa è stata l’attività principale di Asia. Il suo sogno è quello di diventare un’ostetrica e quando ha saputo di questa possibilità ci si è buttata a capofitto. La cosa veramente sorprendente però è stata la sua determinazione a continuare l’attività di alternanza anche quando io sono dovuta tornare in Italia. Siamo partite insieme il 30 gennaio, ma a causa di una questione familiare urgente io ho dovuto fare ritorno a Malpensa tra mille peripezie il 4 febbraio. Asia invece non si è arresa e ha deciso di fermarsi a Getche con gli altri rappresentanti di Mam Beyond Borders".

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