a causa del clima

"Sos miele": Coldiretti lancia l'allarme

Nel Novarese e Vco gli apicoltori prospettano una produzione totale di meno della metà dell'anno scorso.

"Sos miele": Coldiretti lancia l'allarme
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"Sos miele": l'allarme di Coldiretti. Nelle province di Novara e del Vco la produzione è a rischio.

"Sos miele": produzione a rischio a causa del clima

I mesi di giugno e luglio, con caldo e siccità, hanno seguito una primavera fredda e piovosa mettendo in crisi anche il settore della produzione di miele. Un problema nazionale, recentemente confermato dai dati di Ismea che raccontano di un calo del 41% delle produzioni di acacia e agrumi. Ma nelle zone del Novarese e del Vco, dove si contano circa un migliaio di apicoltori, tra hobbisti e professionisti, la situazione sembra essere ancora più preoccupante.

"Produzioni di acacia prossime allo zero"

“Sos miele", una brutta stagione per le api. “I nostri apicoltori, contattati, ci riferiscono di produzioni di acacia prossime allo zero, per colpa del maggio piovoso – dice Sara Baudo, presidente di Coldiretti Novara – Vco. - Addirittura sono dovuti intervenire per nutrire le api, cosa che generalmente in primavera non è più necessario fare perché si sostentano da sole, una situazione terribile e per loro un altro investimento di tempo e denaro. Anche in questi giorni di caldo estremo le api continuano a faticare a procurarsi il polline per nutrire le larve, perché a causa della siccità ci sono meno fiori e le famiglie sono molto indebolite”.

Un'annata nera, come il 2017

Gli apicoltori prospettano una produzione di miele totale, per quest’anno, di meno della metà dello scorso. Un’annata nera, a solo un anno di distanza da un’altra stagione difficile, quella del 2017. “Due anni così pesanti in un tempo così ravvicinato possono mettere in difficoltà le aziende e i loro investimenti - continua Sara Baudo - Gli apicoltori, visto come sta andando nel 2019, si stanno già rimboccando le maniche per affrontare il prossimo anno, cercando di mantenere forti le api e le famiglie negli alveari. Lo stato di sofferenza delle api, che sono un indicatore dello stato di salute dell’ambiente, è rappresentativo in realtà dello sconvolgimento provocato dal clima sulla natura, animali e piante. L’ondata di calore africana è la punta dell’iceberg delle anomalie di questa pazza estate segnata da grandinate e da temperature sopra la media”.

Il rischio è l'arrivo di miele estero a basso costo e di scarsa qualità

La presidente di Coldiretti Novara – Vco insiste: “Oltre al danno per la stagione, i nostri apicoltori però rischiano anche la beffa sugli scaffali di mercati e supermercati. Il rischio infatti è quello di incrementare l’arrivo di miele estero se la nostra produzione sarà scarsa. A far concorrenza al miele Made in Piemonte non è solo la Cina, ma anche l’Est Europa da cui proviene una gran quantità di miele a basso costo e che non rispetta i nostri standard qualitativi. Per questo ai consumatori ricordiamo di leggere con attenzione l’etichetta, poiché l’indicazione d’origine è obbligatoria per il miele, e di privilegiare gli acquisti presso i punti di vendita diretta Campagna Amica in azienda o nei mercati”, ricorda ancora Sara Baudo.

l.c.

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