Slavine in val Divedro e val Formazza

FORMAZZA - Il maltempo ha colpito nuovamente l’Ossola. Questa volta non è stata però la pioggia a mettere in ginocchio strade e paesi, bensì la neve. Ieri intorno alle 14 una slavina si è abbattuta su una pista di San Domenico, in Valle Divedro. Immediatamente è stata attivata la bonifica dell’area con l’impiego delle unità cinofile del soccorso alpino che hanno escluso la presenza di persone sepolte. Peraltro, è giusto evidenziarlo, la pista era già stata chiusa dai gestori in precedenza, prima appunto che si staccasse la valanga; valanga che è stata comunque importante, con un fronte largo un’ottantina di metri e lungo circa 300.
E sempre una slavina ha creato problemi in Valle Formazza. Nella notte tra domenica e lunedì si è infatti staccata una valanga tra le frazioni Chiesa e San Michele. Fortunatamente in quel mentre non stava transitando alcun mezzo. Il sindaco Bruna Papa ha subito richiesto l’intervento dei Vigili del fuoco di Domodossola e del Soccorso alpino. Sul posto hanno operato anche i Carabinieri. La valanga è partita dalla zona dell’alpe Cavalla, intorno alle 21.30. Le squadre si sono messe tempestivamente al lavoro con la bonifica che è stata effettuata dagli uomini della stazione di Formazza del soccorso alpino e qualche minuto dopo la mezzanotte era già stato aperto un varco. Grazie all’impiego delle unità cinofile del soccorso alpino è stato quindi scongiurato il rischio che qualcuno fosse rimasto sotto la massa di neve precipitata a valle e che è poi finita sulla strada, coprendola completamente di coltre, con uno strato di circa 6 metri di altezza. Nella giornata di martedì le scuole di Formazza sono rimaste chiuse. Ieri la strada è stata riaperta al transito a fasce orarie (dalle 6.30 alle 8.30 e dalle 19 alle 20), istituendo un servizio di guardiania. Il fronte montano da cui si è staccata la valanga viene costantemente monitorato e la zona è oggetto di sopralluoghi e verifiche da parte della commissione valanghe: si temono infatti nuovi distacchi. La neve ha creato però problemi anche in Valle Antigorio e precisamente Goglio, una delle frazioni di Baceno. Una slavina si è staccata martedì mattina dal versante sud del Monte Cazzola interessando l’alpe Greggio. Non si contano per fortuna danni: la valanga si è infatti incanalata in direzione del torrente senza andare ad interessare la zona della vecchia funivia e gli edifici vicini. Il fronte della slavina è stato però importante tant’è che la massa nevosa è arrivata a lambire la strada comunale di Goglio che conduce al monumento alla Resistenza. E’ stata invece riaperta ieri pomeriggio la strada che collega Goglio a Devero, chiusa in precedenza in via precauzionale per il rischio slavine. Sempre martedì mattina è stata riaperta alla circolazione anche la strada internazionale del Sempione, chiusa nelle ore precedenti per il forte rischio valanghe, che rimane alto. Non va meglio nella vicina Svizzera: nel Canton Vallese è isolata Zermatt. Sconsigliate lungo tutto l’arco alpino le escursioni e le sciate fuoripista. E si punta molto sulla prevenzione: proprio in questo ambito domenica il soccorso alpino ha organizzato la giornata nazionale “Sicuri con la neve”. Lo scopo è quello di prevenire gli incidente in montagna in ambiente innevato e sensibilizzare sciatori ed escursionisti sui potenziali rischi. Nel Verbano Cusio Ossola l’iniziativa si è tenuta all’alpe Devero, a cura della Decima delegazione Valdossola del CNSAS, sotto una fitta nevicata, che ha in parte limitato l’affluenza. Alla fine sono stati una cinquantina i partecipanti i quali hanno potuto vedere all’opera anche le Unità Cinofile da Valanga. Oltre alle lezioni frontali, organizzate in collaborazione con il Sagf, i campi prova Artva, di sondaggio e scavo, hanno consentito di rendere la giornata piacevole e interessante per tutti.
Marco De Ambrosis
FORMAZZA - Il maltempo ha colpito nuovamente l’Ossola. Questa volta non è stata però la pioggia a mettere in ginocchio strade e paesi, bensì la neve. Ieri intorno alle 14 una slavina si è abbattuta su una pista di San Domenico, in Valle Divedro. Immediatamente è stata attivata la bonifica dell’area con l’impiego delle unità cinofile del soccorso alpino che hanno escluso la presenza di persone sepolte. Peraltro, è giusto evidenziarlo, la pista era già stata chiusa dai gestori in precedenza, prima appunto che si staccasse la valanga; valanga che è stata comunque importante, con un fronte largo un’ottantina di metri e lungo circa 300.
E sempre una slavina ha creato problemi in Valle Formazza. Nella notte tra domenica e lunedì si è infatti staccata una valanga tra le frazioni Chiesa e San Michele. Fortunatamente in quel mentre non stava transitando alcun mezzo. Il sindaco Bruna Papa ha subito richiesto l’intervento dei Vigili del fuoco di Domodossola e del Soccorso alpino. Sul posto hanno operato anche i Carabinieri. La valanga è partita dalla zona dell’alpe Cavalla, intorno alle 21.30. Le squadre si sono messe tempestivamente al lavoro con la bonifica che è stata effettuata dagli uomini della stazione di Formazza del soccorso alpino e qualche minuto dopo la mezzanotte era già stato aperto un varco. Grazie all’impiego delle unità cinofile del soccorso alpino è stato quindi scongiurato il rischio che qualcuno fosse rimasto sotto la massa di neve precipitata a valle e che è poi finita sulla strada, coprendola completamente di coltre, con uno strato di circa 6 metri di altezza. Nella giornata di martedì le scuole di Formazza sono rimaste chiuse. Ieri la strada è stata riaperta al transito a fasce orarie (dalle 6.30 alle 8.30 e dalle 19 alle 20), istituendo un servizio di guardiania. Il fronte montano da cui si è staccata la valanga viene costantemente monitorato e la zona è oggetto di sopralluoghi e verifiche da parte della commissione valanghe: si temono infatti nuovi distacchi. La neve ha creato però problemi anche in Valle Antigorio e precisamente Goglio, una delle frazioni di Baceno. Una slavina si è staccata martedì mattina dal versante sud del Monte Cazzola interessando l’alpe Greggio. Non si contano per fortuna danni: la valanga si è infatti incanalata in direzione del torrente senza andare ad interessare la zona della vecchia funivia e gli edifici vicini. Il fronte della slavina è stato però importante tant’è che la massa nevosa è arrivata a lambire la strada comunale di Goglio che conduce al monumento alla Resistenza. E’ stata invece riaperta ieri pomeriggio la strada che collega Goglio a Devero, chiusa in precedenza in via precauzionale per il rischio slavine. Sempre martedì mattina è stata riaperta alla circolazione anche la strada internazionale del Sempione, chiusa nelle ore precedenti per il forte rischio valanghe, che rimane alto. Non va meglio nella vicina Svizzera: nel Canton Vallese è isolata Zermatt. Sconsigliate lungo tutto l’arco alpino le escursioni e le sciate fuoripista. E si punta molto sulla prevenzione: proprio in questo ambito domenica il soccorso alpino ha organizzato la giornata nazionale “Sicuri con la neve”. Lo scopo è quello di prevenire gli incidente in montagna in ambiente innevato e sensibilizzare sciatori ed escursionisti sui potenziali rischi. Nel Verbano Cusio Ossola l’iniziativa si è tenuta all’alpe Devero, a cura della Decima delegazione Valdossola del CNSAS, sotto una fitta nevicata, che ha in parte limitato l’affluenza. Alla fine sono stati una cinquantina i partecipanti i quali hanno potuto vedere all’opera anche le Unità Cinofile da Valanga. Oltre alle lezioni frontali, organizzate in collaborazione con il Sagf, i campi prova Artva, di sondaggio e scavo, hanno consentito di rendere la giornata piacevole e interessante per tutti.
Marco De Ambrosis