- Registrazione tribunale 778 del 24/04/2025 Tribunale di Novara
- ROC 6396
- Direttore responsabile Pier Sandro Devecchi
- Gestione editoriale S.G.P. Società Gestione Periodici S.r.l.
Contatti
- Email segreteria@corrieredinovara.it
Pubblicità
-
Concessionaria
Netweek ADV s.r.l.
- Email publiin@netweek.it
- Telefono 03999891
Info e note legali
© Copyright 2025 S.G.P. Società Gestione Periodici S.r.l.
Tutti i diritti riservati.
Servizi informatici provveduti da Dmedia Group SpA Soc. Unipersonale Via Campi, 29/L 23807 Merate (LC) C.F. e P.IVA 13428550159 Società del Gruppo Netweek S.p.A. C.F. 12925460151
Queste sono tragedie che non trovano spiegazioni logiche. Il ragazzo potrà anche avere disatteso le aspettative sue e dei suoi genitori sul rendimento scolastico, ma non per questo devono scoppiare in famiglia delle vere e proprie discussioni. Quando un giovane non rende a scuola, ci possono essere mille motivi, occorre conoscerlo bene (non tutti i genitori lo sanno fare), stargli vicino e stimolarlo perché sappia dare il meglio di sè. Se proprio non si riesce a interessarlo maggiormente allo studio, meglio è che si appresti a imparare un mestiere; oggigiorno ce ne sono alcuni ben remunerati che non sono coperti dalle nuove leve, in quanto, la formazione professionale è perlomeno inadeguata. A questi giovani, se non sono bravi a scuola, potrebbe essere molto utile avviarli a una attività lavorativa che li faccia sentire adeguati e realizzati, lo studio non può essere tutto e un posto di lavoro serio è certamente capace di sostituire degnamente il "famoso pezzo di carta". Mi dispiace per questo fatto che mi ha impressionato in modo particolare, e purtroppo, ai genitori sembrerà di essere stati loro ad aver utilizzato quel maledetto sacchetto.