Si sistemano le strade statali dell’Ossola e del Lago Maggiore
Buone nuove per la viabilità del Verbano e dell’Ossola. Il governo ha “aperto” all’ipotesi avanzata dal capogruppo del Pd in commissione ambiente, territorio e lavori pubblici della Camera, onorevole Enrico Borghi, di impiegare le risorse finanziarie derivanti dall’applicazione della legge sul rientro dei capitali dall’estero per un programma straordinario di ammodernamento e di sistemazione delle strade internazionali di collegamento tra Italia e Svizzera, con particolare riferimento alla SS 33 del Sempione, alla SS 34 del Lago Maggiore, alla SS 337 della Valle Vigezzo e alla SS 659 delle Valli Antigorio e Formazza.
Del tema, infatti, si è discusso lo scorso giovedì pomeriggio alla Camera, nel corso di uno specifica riunione della VIII commissione che ha affrontato l’interrogazione a risposta scritta presentata sul tema proprio dal deputato ossolano, il quale è intervenuto illustrando le condizioni di grave lacunosità e carenza delle infrastrutture viarie in questione, acuito dagli eventi atmosferici dell’inverno appena trascorso con particolare riferimento alla frana di Cannero Riviera.
Intervenendo a nome del Governo, il sottosegretario alle infrastrutture onorevole Umberto Del Basso De Caro ha riconosciuto che «i tratti terminali di dette arterie sono collocati in un contesto orografico e ambientale tipicamente alpino da cui discende una severa situazione di fragilità dei versanti, di tortuosità dei tracciati, di limitata larghezza delle carreggiate, di necessità manutentive della piattaforma accentuate dai cicli stagionali» e ha ammesso che «nel corso degli anni, in diversi punti della rete in questione si sono sempre verificati numerosi eventi quali slavine, smottamenti, frane che interessando la piattaforma stradale hanno generato pesanti condizionamenti negativi della circolazione stradale interessando anche le autorità elvetiche».
«Ciò premesso – ha proseguito il sottosegretario - la possibilità di utilizzare le risorse derivanti dalla cosiddetta “voluntary disclosure” per un programma straordinario di ammodernamento e di sistemazione delle strade internazionali di collegamento tra Italia e Svizzera è una buona ipotesi che dovrà necessariamente essere oggetto di un percorso di valutazione complessiva e di conseguenti determinazioni, anche normative, da parte del Governo tutto».
L’onorevole Enrico Borghi ha espresso soddisfazione per la risposta fornita dal Governo: «E’ stato importante che il Governo nella sede istituzionale più elevata abbia dato il proprio indirizzo positivo a tale proposta, che ovviamente ora dovrà essere costruita sia sotto il profilo tecnico che sotto l’aspetto finanziario e normativo. Ma tutti i lunghi viaggi iniziano con un passo, e oggi è stato dato il primo passo in avanti, essenziale e penso determinante. Nei prossimi giorni programmeremo un incontro sul territorio tra Anas e le autorità locali interessate, al fine di passare alla fase delle progettazioni preliminari e arrivare preparati al momento dell’allocazione delle risorse quando la legge sul rientro dei capitali avrà dato i propri frutti».
Marco De Ambrosis
Buone nuove per la viabilità del Verbano e dell’Ossola. Il governo ha “aperto” all’ipotesi avanzata dal capogruppo del Pd in commissione ambiente, territorio e lavori pubblici della Camera, onorevole Enrico Borghi, di impiegare le risorse finanziarie derivanti dall’applicazione della legge sul rientro dei capitali dall’estero per un programma straordinario di ammodernamento e di sistemazione delle strade internazionali di collegamento tra Italia e Svizzera, con particolare riferimento alla SS 33 del Sempione, alla SS 34 del Lago Maggiore, alla SS 337 della Valle Vigezzo e alla SS 659 delle Valli Antigorio e Formazza.
Del tema, infatti, si è discusso lo scorso giovedì pomeriggio alla Camera, nel corso di uno specifica riunione della VIII commissione che ha affrontato l’interrogazione a risposta scritta presentata sul tema proprio dal deputato ossolano, il quale è intervenuto illustrando le condizioni di grave lacunosità e carenza delle infrastrutture viarie in questione, acuito dagli eventi atmosferici dell’inverno appena trascorso con particolare riferimento alla frana di Cannero Riviera.
Intervenendo a nome del Governo, il sottosegretario alle infrastrutture onorevole Umberto Del Basso De Caro ha riconosciuto che «i tratti terminali di dette arterie sono collocati in un contesto orografico e ambientale tipicamente alpino da cui discende una severa situazione di fragilità dei versanti, di tortuosità dei tracciati, di limitata larghezza delle carreggiate, di necessità manutentive della piattaforma accentuate dai cicli stagionali» e ha ammesso che «nel corso degli anni, in diversi punti della rete in questione si sono sempre verificati numerosi eventi quali slavine, smottamenti, frane che interessando la piattaforma stradale hanno generato pesanti condizionamenti negativi della circolazione stradale interessando anche le autorità elvetiche».
«Ciò premesso – ha proseguito il sottosegretario - la possibilità di utilizzare le risorse derivanti dalla cosiddetta “voluntary disclosure” per un programma straordinario di ammodernamento e di sistemazione delle strade internazionali di collegamento tra Italia e Svizzera è una buona ipotesi che dovrà necessariamente essere oggetto di un percorso di valutazione complessiva e di conseguenti determinazioni, anche normative, da parte del Governo tutto».
L’onorevole Enrico Borghi ha espresso soddisfazione per la risposta fornita dal Governo: «E’ stato importante che il Governo nella sede istituzionale più elevata abbia dato il proprio indirizzo positivo a tale proposta, che ovviamente ora dovrà essere costruita sia sotto il profilo tecnico che sotto l’aspetto finanziario e normativo. Ma tutti i lunghi viaggi iniziano con un passo, e oggi è stato dato il primo passo in avanti, essenziale e penso determinante. Nei prossimi giorni programmeremo un incontro sul territorio tra Anas e le autorità locali interessate, al fine di passare alla fase delle progettazioni preliminari e arrivare preparati al momento dell’allocazione delle risorse quando la legge sul rientro dei capitali avrà dato i propri frutti».
Marco De Ambrosis