Si introduce a casa di un anziano spacciandosi per operatrice Asl: arrestata
Il figlio ha chiamato il 112
Nella mattinata dello scorso 8 giugno, in Momo (NO), i militari della locale Stazione hanno tratto in arresto per il reato di furto pluriaggravato C.C., classe 1974, residente a Novara, con precedenti penali e di polizia.
La vicenda
La donna, alle ore 08:20 circa, in via Boniperti, approfittando del fatto che la porta di ingresso non fosse chiusa a chiave, si introduceva nell’abitazione di un 91enne del luogo e, penetrata fino alla camera da letto, ove si trovava l’anziano, si impossessava della somma contante di 200 euro prelevandola da un portafogli lasciato su un mobile.
Sopraggiunto nel frangente, il figlio della vittima, abitante nello stesso condominio del padre, chiedeva spiegazioni all’estranea circa il motivo della sua presenza, sentendosi rispondere dalla donna che era “un’assistente sociale dipendente dell’Asl” impegnata per l’effettuazione di “un’iniezione” e per “accudire l’anziano”.
Ovviamente insospettito da tali affermazioni, l’uomo chiamava subito il “112” consentendo l’immediato intervento dei Carabinieri che, avviati gli accertamenti, rinvenuto il denaro che la rubricata aveva occultato nel reggiseno e nei propri abiti, la traevano in arresto.
In questi giorni l’arrestata è stata ristretta presso le camere di sicurezza del Comando dell’Arma e dopo l’udienza celebratasi stamane, in videoteleconferenza, conclusasi con la condanna alla reclusione di anni 3 e mesi 4 nonché all’interdizione dai pubblici uffici, è stata collocata agli arresti domiciliari.