Cronaca

Segregata e violentata a 14 anni da parenti: due arresti a Trecate

Dalla sorella e dal cognato: è riuscita a fuggire lanciandosi da una finestra

Segregata e violentata a 14 anni da parenti: due arresti a Trecate
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A conclusione di un'attività investigativa del nucleo investigativo dei carabinieri di Novara nel mese di luglio 2016, che si è conclusa con la condanna definitiva delle persone e l’emissione dei relativi ordini di esecuzione per la carcerazione da parte dell’ufficio esecuzioni penali della procura della repubblica presso il tribunale ordinario di Novara, il 30 giugno 2025 sono stati eseguiti due importanti arresti internazionali in un’operazione coordinata nell’ambito del progetto “El paccto 2.0”, il programma promosso dall’unione europea per rafforzare la cooperazione tra Europa e America Latina nella lotta alla criminalità transnazionale.

I dettagli

L’operazione è stata resa possibile grazie all’intensa collaborazione tra il servizio per la cooperazione internazionale di polizia (scip), il nucleo investigativo dei carabinieri di Novara, il collaterale interpol salvadoregno e le autorità statunitensi, in particolare fbi e department of homeland security (dhs).

I due arrestasti sono:
- in El Salvador Alfano Palacios Maria Luisa, nata a El Salvador il 23 agosto 1977, che deve scontare anni 7 e mesi 8 di reclusione per violenza sessuale, maltrattamenti in famiglia e lesioni personali aggravate;
- in Colorado (Usa) Leon Deras Jose Reyes, nato in El Salvador il 13 gennaio 1987, che deve scontare una pena di anni 9 di reclusione per violenza sessuale su minore.

I fatti risalgono al luglio 2016 quando una minore salvadoregna affidata dalla madre (che si trovava in El Salvador) alle cure della sorella arrestata, veniva dalla stessa quotidianamente maltratata e ripetutamente violentata dal compagno convivente. Riuscita a fuggire dall’abitazione, nella quale viveva quasi in uno stato di schiavitù, lanciandosi da una finestra posta al piano rialzato di un immobile, la ragazzina all’epoca quattordicenne, riusciva a trovare rifugio a casa di un’altra sorella dell’arrestata, abitante anch’essa a Trecate, la quale il giorno dopo sporgeva denuncia presso gli uffici del nucleo investigativo.

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