«Se qualcuno ha visto si faccia avanti»

«Se qualcuno ha visto si faccia avanti»
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ROMENTINO - «Se qualcuno ha visto si faccia avanti». A lanciare l’appello è un cittadino albanese, da dieci anni residente a Romentino. Si chiama Alberto. «Sabato 16 aprile sono stato investito da un’auto in via Donati, all’incrocio con la via della Posta. Ero in bicicletta e stavo tornando a casa. Una macchina, che veniva dalla direzione opposta alla mia, cioè dalla scuola materna, ha invaso la mia carreggiata perché c’era un’auto parcheggiata davanti al centro culturale “Pio Occhetta” e per proseguire ha dovuto spostarsi. Io ricordo solo l’impatto e poi la caduta. Niente più. Oltre al dolore. Terribile». E dell’auto nessuna traccia... Alberto dice che sulla strada in quel momento, intorno alle 11.30, non c’erano persone. Quindi nessun testimone. «Sono stato soccorso da una signora che veniva dalla strada della Posta: è stata gentilissima. Ha chiamato subito l’ambulanza». Sul posto poi è arrivata anche la moglie con la figlia. «Che spavento nel vedere mio marito a terra, con la bambina che continuava a piangere». Poi la corsa in Ospedale, al Maggiore di Novara, dove Alberto è rimasto per otto giorni. Tre fratture alla gamba destra e un intervento chirurgico. Spese sostenute senza sapere chi ringraziare. E i postumi ci sono ancora. «Non posso appoggiare il piede, giro con le stampelle. Il 28 giugno ho la visita. Poi dovrò fare anche riabilitazione». Alberto spera che il suo appello venga raccolto. «Neanche le telecamere sono state di aiuto. E invece mi piacerebbe sapere chi mi ha investito».

Il sindaco Alessio Biondo e gli agenti della Polizia municipale (che hanno vagliato le immagini) confermano quanto detto da Alberto: «Purtroppo il sistema di videosorveglianza non ci ha permesso di capire che cosa fosse successo perché la telecamera non era orientata verso quel punto. E neanche le indicazioni fornite hanno permesso di fare luce sull’accaduto».

Eleonora Groppetti

ROMENTINO - «Se qualcuno ha visto si faccia avanti». A lanciare l’appello è un cittadino albanese, da dieci anni residente a Romentino. Si chiama Alberto. «Sabato 16 aprile sono stato investito da un’auto in via Donati, all’incrocio con la via della Posta. Ero in bicicletta e stavo tornando a casa. Una macchina, che veniva dalla direzione opposta alla mia, cioè dalla scuola materna, ha invaso la mia carreggiata perché c’era un’auto parcheggiata davanti al centro culturale “Pio Occhetta” e per proseguire ha dovuto spostarsi. Io ricordo solo l’impatto e poi la caduta. Niente più. Oltre al dolore. Terribile». E dell’auto nessuna traccia... Alberto dice che sulla strada in quel momento, intorno alle 11.30, non c’erano persone. Quindi nessun testimone. «Sono stato soccorso da una signora che veniva dalla strada della Posta: è stata gentilissima. Ha chiamato subito l’ambulanza». Sul posto poi è arrivata anche la moglie con la figlia. «Che spavento nel vedere mio marito a terra, con la bambina che continuava a piangere». Poi la corsa in Ospedale, al Maggiore di Novara, dove Alberto è rimasto per otto giorni. Tre fratture alla gamba destra e un intervento chirurgico. Spese sostenute senza sapere chi ringraziare. E i postumi ci sono ancora. «Non posso appoggiare il piede, giro con le stampelle. Il 28 giugno ho la visita. Poi dovrò fare anche riabilitazione». Alberto spera che il suo appello venga raccolto. «Neanche le telecamere sono state di aiuto. E invece mi piacerebbe sapere chi mi ha investito».

Il sindaco Alessio Biondo e gli agenti della Polizia municipale (che hanno vagliato le immagini) confermano quanto detto da Alberto: «Purtroppo il sistema di videosorveglianza non ci ha permesso di capire che cosa fosse successo perché la telecamera non era orientata verso quel punto. E neanche le indicazioni fornite hanno permesso di fare luce sull’accaduto».

Eleonora Groppetti

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