Sciopero della fame per la nave Diociotti: viene minacciata di morte

La solidarietà di NovarArcobaleno dopo l'accaduto.

Sciopero della fame per la nave Diociotti: viene minacciata di morte
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Sciopero della fame: Giulia Bodo, attivista di ArciGay Vercelli&Valsesia,  è diventata bersaglio di minacce e insulti.

Sciopero della fame: solidarietà da Novara

NovarArcobaleno, associazione LGBTQIA+ (lesbiche, gay, bisessuali, trans*, Queer, intersessuali, asessuali) laica e antifascista di Novara e provincia, esprime la propria solidarietà a Giulia Bodo. L'attivista di ArciGay Vercelli&Valsesia e del gruppo AfricArcigay, si occupa di rifugiati LGBT+ ogni giorno e aveva preso parte allo sciopero della fame, indetto dai Radicali Italiani. Uno sciopero in segno di protesta per le politiche tenute dal Governo nei confronti della nave Diciotti e delle persone migranti. La donna si è trovata a dover far fronte a minacce di morte e insulti sessisti fuori e dentro il web.

"Le nostre lotte proseguiranno"

Così NovarArcobaleno. "Come al solito sembrerebbe che il modus operandi tossico e patriarcale sia quello di provare a silenziare attraverso la violenza le voci di donne (soprattutto). E di chi, invece di sparar sentenze che rasentano l'analfabetismo funzionale, ogni giorno mette un pezzo di se stesso per aiutare chi ha bisogno. Vorremmo far presente a tutt* costoro che se pensano che basti questo per impedire alle nostre voci e a quella di Giulia di essere sentite si sbagliano. Le nostre lotte proseguiranno intersezionali e ancor più instancabili. Augurandoci che tante altre persone si rendano conto che essere "scomodi" in questi giorni bui e pieni di odio è un vanto ed una medaglia da mostrare con orgoglio".