Schianto in A4, il saluto ad Amodio: "Abbiamo il cuore straziato ma lasci tanto amore"
Le esequie di Giurni, che da anni viveva a Novara, si sono svolte nel paese natale in Basilicata

Si è tenuto giovedì 31 luglio, nel convento di Sant’Antonio da Padova a Tito, in provincia di Potenza, il funerale di Amodio Valerio Giurni, 37 anni, una delle 4 vittime del tragico incidente stradale avvenuto domenica 28 luglio sull’autostrada A4. Unica sopravvissuta la moglie, Silvia, ancora ricoverata all'ospedale Niguarda di Milano, non in pericolo di vita.
Schianto in A4, celebrato il funerale di Valerio Giurni
Una cerimonia intensa e partecipata, in cui l’intera comunità del paese lucano ha voluto stringersi attorno alla famiglia. Il sindaco Fabio Laurino, legato personalmente ad Amodio e alla sua famiglia, ha proclamato per l’occasione il lutto cittadino.
Giurni, conosciuto anche con il soprannome “Amo”, era nato e cresciuto a Tito, ma da anni viveva e lavorava a Novara, dove si era trasferito dopo il percorso di studi: laureato con lode all’Università di Siena, aveva poi conseguito un corso di perfezionamento in diritto bancario a Verona. Attualmente era impiegato presso il Banco BPM di Novara, dove si occupava di contabilità e monitoraggio gestionale. Colleghi e amici lo ricordano come una persona seria, affidabile, riservata, che negli anni si era costruita una reputazione professionale solida e una vita fatta di affetti sinceri.
A Novara aveva messo radici. Amava la città che lo aveva accolto e non perdeva occasione per celebrarne la bellezza anche sui social: scatti della Cupola di San Gaudenzio, tramonti e angoli suggestivi della città riempivano i suoi profili, raccontando un legame autentico e profondo.
Nel suo messaggio di cordoglio, il sindaco di Tito ha ricordato con intensità il giovane:
Non ho avuto la forza, in questi giorni, di mandare messaggi o di fare una telefonata. Da domenica pomeriggio, da quando sono stato informato telefonicamente di quanto avvenuto su quella maledetta A4 e subito dopo mi è arrivata la conferma da parte del Comandante dei Carabinieri di Tito, ho il cuore straziato, così come lo è quello dell’intera comunità titese.
Ci si interroga. Ci si chiede come sia possibile. Ci si chiede se sia giusto a 37 anni. Ma la risposta la conosciamo tutti: non è giusto.
Ma non abbiamo altre risposte o soluzioni. Non sono in grado, da amico e da Sindaco, di dare una soluzione per accendere una luce di speranza in queste occasioni. Ci si sente completamente inermi.
Possiamo solamente abbracciare Silvia e farle sentire il nostro affetto affinché continui a lottare.
Abbracciare mamma Donatella, papà Salvatore, Carmen, Luca, Riccardo, Ruggero, tutti i familiari e gli amici di Amodio affinché possano sentire il nostro calore, il calore di una comunità, e recuperare un po' di forza.
Per questo ho decretato il lutto cittadino. Perché Amodio è figlio di questa terra, di questa comunità. Buon viaggio, Amodio. Ti vogliamo bene
L’affetto verso Amodio è stato espresso anche da numerosi parenti e amici con manifesti e messaggi di amore e stima. Uno in particolare, firmato da zia AnnaMilla, zio Gerry e zia Carmela, esprime il sentimento collettivo per questa perdita:
“Hai donato amore a chiunque ha avuto la fortuna di conoscerti… ora che te ne sei andato, hai lasciato un vuoto immenso”.
I funerali dei novaresi Mario Paglino e Gianni Gossi, 52 e 54 anni, sono stati celebrati il giorno successivo, venerdì 1 agosto, in una basilica di San Gaudenzio davvero gremita.
Mentre lunedì 4 agosto si terranno le esequie di Egidio Ceriani, l'81enne di Magenta che ha imboccato contromano l'autostrada provocando l'incidente.