Sanità: liste d’attese, ecco il piano regionale per ridurle

Sanità: liste d’attese, ecco il piano regionale per ridurle
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Ridurre le liste d’attesa nella specialistica ambulatoriale è l’obiettivo del nuovo piano regionale presentato in Giunta Regionale a Torino. Gli strumenti indicati dall’Assessorato alla Sanità per raggiungere lo scopo vanno dalla revisione delle agende di prenotazione all’incremento dell’attività, anche attraverso l’assunzione di personale. “Si tratta di un tema delicato, che però rischia di determinare grande disaffezione nel sistema sanitario se non affrontato – ha sottolineato l’assessore Saitta - Le esperienze condotte in altre regioni dimostrano che è possibile superare il problema soltanto attraverso la collaborazione di tutti gli attori del sistema”. Proprio in quest’ottica sarà istituito un tavolo con tutti i soggetti coinvolti in vista dell’approvazione definitiva del piano, prevista a fine marzo.

Il primo step sarà la modifica delle agende di prenotazioni, che saranno organizzate per codice di priorità e comprenderanno tutte le tipologie di specialisti (pubblico, convenzionato e intramoenia). Verrà istituito un doppio binario, il primo riservato unicamente alle prestazioni di “primo accesso”, il secondo per pazienti con patologie croniche. In fase di valutazione anche la possibilità di far effettuare la prenotazione direttamente dal medico al momento della prescrizione. “Sono conscio che si tratterebbe di una rivoluzione – ammette Saitta - per cui servirà senza dubbio un percorso condiviso con i medici di famiglia”.

Le aziende sanitarie potranno incrementare il volume delle prestazioni nelle specialità più problematiche, attraverso assunzioni a tempo determinato e al conferimento di incarichi provvisori a specialisti ambulatoriali. Inoltre, la riduzione delle liste d'attesa entrerà a far parte degli obiettivi di risultato del personale. Già nei prossimi mesi sarà attivo il Cup unico regionale, che renderà le liste d’attesa unificate e più trasparenti. Novità anche per quanto riguarda la libera professione: il 5% del compenso di chi opera in “intramoenia” finanzierà gli interventi del piano e l’istituzione di sistema di controllo sulla stessa libera professione.

l.pa.

Vuoi saperne di più? Leggi il Corriere di Novara di giovedì 16 febbraio

Ridurre le liste d’attesa nella specialistica ambulatoriale è l’obiettivo del nuovo piano regionale presentato in Giunta Regionale a Torino. Gli strumenti indicati dall’Assessorato alla Sanità per raggiungere lo scopo vanno dalla revisione delle agende di prenotazione all’incremento dell’attività, anche attraverso l’assunzione di personale. “Si tratta di un tema delicato, che però rischia di determinare grande disaffezione nel sistema sanitario se non affrontato – ha sottolineato l’assessore Saitta - Le esperienze condotte in altre regioni dimostrano che è possibile superare il problema soltanto attraverso la collaborazione di tutti gli attori del sistema”. Proprio in quest’ottica sarà istituito un tavolo con tutti i soggetti coinvolti in vista dell’approvazione definitiva del piano, prevista a fine marzo.

Il primo step sarà la modifica delle agende di prenotazioni, che saranno organizzate per codice di priorità e comprenderanno tutte le tipologie di specialisti (pubblico, convenzionato e intramoenia). Verrà istituito un doppio binario, il primo riservato unicamente alle prestazioni di “primo accesso”, il secondo per pazienti con patologie croniche. In fase di valutazione anche la possibilità di far effettuare la prenotazione direttamente dal medico al momento della prescrizione. “Sono conscio che si tratterebbe di una rivoluzione – ammette Saitta - per cui servirà senza dubbio un percorso condiviso con i medici di famiglia”.

Le aziende sanitarie potranno incrementare il volume delle prestazioni nelle specialità più problematiche, attraverso assunzioni a tempo determinato e al conferimento di incarichi provvisori a specialisti ambulatoriali. Inoltre, la riduzione delle liste d'attesa entrerà a far parte degli obiettivi di risultato del personale. Già nei prossimi mesi sarà attivo il Cup unico regionale, che renderà le liste d’attesa unificate e più trasparenti. Novità anche per quanto riguarda la libera professione: il 5% del compenso di chi opera in “intramoenia” finanzierà gli interventi del piano e l’istituzione di sistema di controllo sulla stessa libera professione.

l.pa.

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