Il riconoscimento

Salvò un sub in Calabria: per il novarese Alfonso Marino attestato di benemerenza

Il 12 luglio del 2015, Alfonso Marino, in vacanza a Reggio Calabri si trovava sulla spiaggia di Punta Pellaro e si si era accorto di due sub in acqua che segnalavano difficoltà

Salvò un sub in Calabria: per il novarese Alfonso Marino attestato di benemerenza

«L’attestato di Pubblica Benemerenza che mi è stato attribuito è un riconoscimento che valuto con grande rispetto e gioia» Sono parole di Alfonso Marino, novarese, già Assistente Capo della Polizia di Stato che a dieci anni esatti da un gesto eroico compiuto, ha ricevuto l’attestato di Pubblica Benemerenza al merito civile firmato dal Ministro dell’Interno per l’eroico salvataggio di due subacquei in Calabria.

Il riconoscimento

Il 12 luglio del 2015, Alfonso Marino, in vacanza a Reggio Calabria si trovava sulla spiaggia di Punta Pellaro e si si era accorto di due sub in acqua che segnalavano difficoltà. «Quel tratto di mare è sede d’incontro degli appassionati di kitesurf e windsurf. Utilizzando proprio il kitesurf dopo avere raggiunto i due uomini, riuscivo a trascinarli a riva praticando i primi soccorsi», Purtroppo uno dei due è successivamente deceduto.

Sul posto erano arrivati subito anche i ragazzi dell’Associazione di Kitesurf Ktanhouse di cui Marino era un associato. In spiaggia erano iniziate le operazioni di salvataggio con un disperato massaggio cardiaco durato circa un’ora, Sul posto sono arrivate le ambulanze e l’elisoccorso. Purtroppo un sub 43enne reggino, molto esperto e conosciuto nella zona, era deceduto. Salvo invece l’altro. Marino dopo aver ricevuto l’attestato, ha scritto al prefetto di Reggio Calabria per renderlo partecipe del riconoscimento.

Il lungo iter per ottenere l’attestato era, infatti, partito dal capoluogo reggino: «L’amore per il mare e la passione per il kitesurf mi hanno sempre spinto a prendere parte attivamente alla tutela e alla sicurezza degli appassionati di sport acquatici. Questo evento ha rappresentato, per me, non solo un’occasione per fare la cosa giusta, ma anche un momento di grande riflessione sull’importanza della solidarietà e del supporto reciproco nelle situazioni di pericolo».

Aggiungendo poi: «Sono convinto che senza la formazione adeguata e il supporto delle istituzioni e delle associazioni locali, atti di solidarietà come il mio non sarebbero possibili. Spero che questo gesto possa essere d’ispirazione per tutti, affinché anche altri possano essere motivati a mantenere un atteggiamento attento e responsabile nei confronti degli altri, in particolare quando si pratica sport in ambienti naturali come il mare». Nei prossimi mesi potrebbe esserci a Novara una consegna ufficiale pubblica dell’attestato forse in prefettura. Un ulteriore riconoscimento per un novarese che è di esempio alla comunità civile.