Rubarono un quadro del 1800 in ospedale: in tre a processo

NOVARA, E’ stato aggiornato al 21 novembre, in Tribunale a Novara, il processo relativo al furto di un quadro di notevole valore, asportato dall’ospedale Maggiore della Carità. Si tratta del ritratto di Giovanni Loveri, opera pittorica risalente a fine 1800; un furto che si è consumato il 20 novembre 2014 dal corridoio della direzione generale del nosocomio cittadino.
Una sottrazione che fu immediatamente scoperta e che consentì, in quell’occasione, di scoprire anche una serie di furti di prodotti tipicamente ospedalieri, come fasce, lame per rasoi, cerotti.
Un episodio su cui indagò la Polizia di Stato di Novara, in particolare la Squadra Mobile. Un’indagine che portò a ritrovare il quadro, che è stato riconsegnato ai legittimi proprietari, e a scoprire come dietro a quella sottrazione ci fosse il personale delle pulizie di una cooperativa.
Per il furto dell’opera del 1800 sono finiti alla sbarra F.Z., di 50 anni, R.L.G., di 42 e L.N. di 55. Sono tutti di Novara e assistiti dagli avvocati Andrea Cavallaro, Mario Monteverde e Sabrina Inforzato. Stando agli inquirenti, la 55enne avrebbe staccato dalla parete il quadro, poi messo in uno scatolone che sarebbe stato fornito da F.Z. La tela era stata quindi caricata, sempre stando all’accusa, sulla vettura di R.L.G., che pare fosse entrata direttamente nel cortile del nosocomio. Il quadro era stato rintracciato proprio a casa di quest’ultima. Il nosocomio si costituirà parte civile con l’avvocato Fabrizio Cardinali.
mo.c.
NOVARA, E’ stato aggiornato al 21 novembre, in Tribunale a Novara, il processo relativo al furto di un quadro di notevole valore, asportato dall’ospedale Maggiore della Carità. Si tratta del ritratto di Giovanni Loveri, opera pittorica risalente a fine 1800; un furto che si è consumato il 20 novembre 2014 dal corridoio della direzione generale del nosocomio cittadino.
Una sottrazione che fu immediatamente scoperta e che consentì, in quell’occasione, di scoprire anche una serie di furti di prodotti tipicamente ospedalieri, come fasce, lame per rasoi, cerotti.
Un episodio su cui indagò la Polizia di Stato di Novara, in particolare la Squadra Mobile. Un’indagine che portò a ritrovare il quadro, che è stato riconsegnato ai legittimi proprietari, e a scoprire come dietro a quella sottrazione ci fosse il personale delle pulizie di una cooperativa.
Per il furto dell’opera del 1800 sono finiti alla sbarra F.Z., di 50 anni, R.L.G., di 42 e L.N. di 55. Sono tutti di Novara e assistiti dagli avvocati Andrea Cavallaro, Mario Monteverde e Sabrina Inforzato. Stando agli inquirenti, la 55enne avrebbe staccato dalla parete il quadro, poi messo in uno scatolone che sarebbe stato fornito da F.Z. La tela era stata quindi caricata, sempre stando all’accusa, sulla vettura di R.L.G., che pare fosse entrata direttamente nel cortile del nosocomio. Il quadro era stato rintracciato proprio a casa di quest’ultima. Il nosocomio si costituirà parte civile con l’avvocato Fabrizio Cardinali.
mo.c.