Ricerca Università del Piemonte orientale, finanziamento dalla Regione
«Nuova linfa all’implementazione del patrimonio strumentale dell’Ateneo».

Ricerca Università del Piemonte orientale, finanziamento dalla Regione per il Centro di ricerca traslazionale per le malattie allergiche e autoimmuni (CAAD) e il progetto per la Piattaforma per le Risonanze Magnetiche nucleari (PRISMA-UPO).
Ricerca Università del Piemonte orientale, finanziamento dalla Regione
Un nuovo riconoscimento per i dipartimenti dell’Università del Piemonte Orientale, questa volta dalla Regione Piemonte. Il Centro di ricerca traslazionale per le malattie allergiche e autoimmuni (CAAD) e il progetto per la Piattaforma per le Risonanze Magnetiche nucleari (PRISMA-UPO) hanno ottenuto il finanziamento regionale previsto dal Bando “INFRA-P – Sostegno a progetti per la realizzazione, il rafforzamento e l’ampliamento delle Infrastrutture di Ricerca pubbliche”. I risultati sono stati illustrati in dettaglio nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta oggi al Centro di ricerca “Ipazia”, dove i due centri si insedieranno. Dopo il benvenuto del rettore Cesare Emanuel e del sindaco di Novara Alessandro Canelli, sono intervenuti il direttore generale del Comune di Novara Roberto Moriondo, l’assessore regionale alle Attività produttive, Energia, Innovazione e Ricerca Giuseppina De Santis, il responsabile del Settore Università “Ricerca e Innovazione” della Regione Piemonte Vincenzo Zezza e i professori Claudio Santoro e Mauro Botta, responsabili rispettivamente del CAAD e del progetto PRISMA (quest’ultimo insieme al professor Giovanni Battista Giovenzana).
Il Centro di ricerca traslazionale per le malattie allergiche e autoimmuni
Dal punto di vista economico si tratta di un importante riconoscimento che andrà a finanziare il CAAD per € 2.000.000 – su una spesa complessiva di € 4.922.700 - e PRISMA-UPO per € 466.000, a fronte di una spesa complessiva di € 932.000. Il Centro di ricerca traslazionale per le malattie allergiche e autoimmuni CAAD è frutto della ricerca svolta dall’IRCAD nel corso di 15 anni e dello sforzo congiunto di 4 dipartimenti UPO (Scienze della Salute, Medicina Traslazionale, Scienza del Farmaco e Scienze e Innovazione Tecnologica). CAAD raccoglie le competenze, le attività e le tecnologie necessarie a sostenere la ricerca e le opportunità industriali legate alla crescente domanda di medicina personalizzata, cioè la possibilità di selezionare la terapia in base alla costituzione genetica del paziente e di offrire innovative opzioni terapeutiche basate sull’identificazione di nuovi bersagli molecolari.
Il progetto PRISMA
Il progetto PRISMA si pone l’obiettivo di ampliare e ottimizzare la capacità operativa dell’infrastruttura di ricerca dedicata alle tecniche di Risonanza Magnetica Nucleare. Si tratta di un’infrastruttura già esistente, localizzata su due laboratori dell’UPO (uno a Novara presso il Dipartimento di Scienze del Farmaco e uno ad Alessandria, presso il Dipartimento di Scienze e Innovazione Tecnologica) già dotate di apparecchiature per la risonanza magnetica nucleare, ma insufficienti per far fronte alle richieste dell’utenza.
«Nuova linfa all’implementazione del patrimonio strumentale dell’Ateneo»
«L’aggiudicazione del Bando – ha sottolineato il rettore Cesare Emanuel – da nuova linfa all’innovazione e all’implementazione del patrimonio strumentale dell’Ateneo. Ciò è indispensabile per mantenere elevati gli standard qualitativi che i nostri laboratori, grazie anche al cospicuo autofinanziamento degli ultimi anni, hanno raggiunto e consolidato nel panorama nazionale. Siamo inoltre grati al Comune di Novara, che concedendoci a uso gratuito questo edificio testimonia il costante supporto all’Università del Piemonte Orientale e alla sua crescita nel territorio».
v.s.