Resti umani nel bosco

RE- Resti umani nel bosco. Macabra scoperta a Re, in Valle Vigezzo. Durante un normale sopralluogo per il controllo della fauna selvatica gli agenti della Polizia provinciale ieri pomeriggio, domenica, hanno notato delle ossa nella faggeta alla periferia di Re, lungo il versante boschivo che digrada dalle Rocce del Gridone. E quelle che inizialmente parevano ossa di un cervo, alla fine si sono rivelate per quello che erano: resti umani. Sul posto per il recupero delle spoglie è intervenuto anche il Soccorso alpino della Valle Vigezzo. Dalle verifiche effettuate anche dai Carabinieri di Santa Maria Maggiore, e dal ritrovamento della medaglietta d’oro e di qualche brandello di vestiti che indossava al momento della scomparsa, si è appurato che si tratta di Veronica Bencic (nella foto), l’ottantatreenne triestina dispersa a Re dallo scorso Ferragosto quando aveva raggiunto la valle in pullman con una comitiva per un pellegrinaggio. Per settimane erano stati battuti i sentieri e i boschi della zona, con i sommozzatori che avevano anche scandagliato le forre del torrente Melezzo: tutto era risultato vano. Fino a ieri, con il macabro ritrovamento. Il corpo dell’anziana, che soffriva di amnesia, è stato localizzato a oltre un’ora a piedi dal centro di Re: «Ha camminato a lungo in una zona accidentata, il ritrovamento è avvenuto al di là del fiume Melezzo», conferma Matteo Gasparini, responsabile della Decima delegazione Valdossola del Cnsas. Un versante boschivo ripido ed insidioso che l’anziana ha risalito per oltre seicento metri di dislivello. E dove, dopo tanto girovagare senza meta, confusa e sola, ha trovato la morte.
Marco De Ambrosis
RE- Resti umani nel bosco. Macabra scoperta a Re, in Valle Vigezzo. Durante un normale sopralluogo per il controllo della fauna selvatica gli agenti della Polizia provinciale ieri pomeriggio, domenica, hanno notato delle ossa nella faggeta alla periferia di Re, lungo il versante boschivo che digrada dalle Rocce del Gridone. E quelle che inizialmente parevano ossa di un cervo, alla fine si sono rivelate per quello che erano: resti umani. Sul posto per il recupero delle spoglie è intervenuto anche il Soccorso alpino della Valle Vigezzo. Dalle verifiche effettuate anche dai Carabinieri di Santa Maria Maggiore, e dal ritrovamento della medaglietta d’oro e di qualche brandello di vestiti che indossava al momento della scomparsa, si è appurato che si tratta di Veronica Bencic (nella foto), l’ottantatreenne triestina dispersa a Re dallo scorso Ferragosto quando aveva raggiunto la valle in pullman con una comitiva per un pellegrinaggio. Per settimane erano stati battuti i sentieri e i boschi della zona, con i sommozzatori che avevano anche scandagliato le forre del torrente Melezzo: tutto era risultato vano. Fino a ieri, con il macabro ritrovamento. Il corpo dell’anziana, che soffriva di amnesia, è stato localizzato a oltre un’ora a piedi dal centro di Re: «Ha camminato a lungo in una zona accidentata, il ritrovamento è avvenuto al di là del fiume Melezzo», conferma Matteo Gasparini, responsabile della Decima delegazione Valdossola del Cnsas. Un versante boschivo ripido ed insidioso che l’anziana ha risalito per oltre seicento metri di dislivello. E dove, dopo tanto girovagare senza meta, confusa e sola, ha trovato la morte.
Marco De Ambrosis