Respinto il ricorso contro l’ordinanza “anti-slot”

È stato respinto dal Tar (Tribunale amministrativo regionale) del Piemonte, giovedì 5 maggio, il ricorso (presentato da una sala Bingo) con richiesta di sospensiva e annullamento dell’ordinanza della Giunta comunale di Novara relativa agli orari di accensione delle “slot machines”, entrata in vigore a febbraio, che resterà quindi in vigoreAll’epoca le associazioni di categoria, infatti, in alcuni casi avevano fortemente contestato il provvedimento amministrativo che stabiliva i seguenti orari in cui possono essere accese le macchine: tutti i giorni compresi i festivi dalle 10 alle 13 e dalle 18 alle 23. Soprattutto i tabaccai erano insorti perché, a loro parere, chiudendo alle 19,30 avevano penalizzazioni dal punto di vista degli incassi rispetto ad altri esercizi che chiudono più tardi. Ad inizio aprile nel fare un primo bilancio dell’ordinanza l’assessore al Commercio Sara Paladini aveva accennato come «vi siano stati numerosi controlli e diversi esercizi non hanno rispettato l’ordinanza, venendo così sanzionati». In quell’occasione l’assessore aveva confermato che il ricorso era stato presentato dagli avvocati Andrea Zonca e Roberto Cota, quest’ultimo esponente di spicco della Lega Nord ed ex governatore della Regione Piemonte. «Confermo che una sala Bingo di via Pernati ha presentato il ricorso e che lo curano gli avvocati Cota e Zonca. Come Amministrazione comunale stiamo predisponendo tutti gli atti per opporci a questa richiesta. I termini per presentare eventuali ricorsi sono scaduti e quindi ne risulta solo uno in città». Il Comune di Novara tramite gli avvocati Giovanna Perone e Lorena Rovetta aveva portato le proprie ragioni al Tar che giovedì ha depositato l’ordinanza che respinge il ricorso.L’assessore aveva poi ricordato che «l’ordinanza era nata dal fatto che l’ambulatorio “Gioco d’azzardo patologico” dell’Asl No aveva segnalato che il gioco d’azzardo sta assumendo dimensioni rilevanti soprattutto in gruppi di persone ad alta vulnerabilità. Nel 2008 erano 16 le persone seguite a Novara. Oggi sono 350. Vi è stata una crescita continua».Massimo Delzoppo
È stato respinto dal Tar (Tribunale amministrativo regionale) del Piemonte, giovedì 5 maggio, il ricorso (presentato da una sala Bingo) con richiesta di sospensiva e annullamento dell’ordinanza della Giunta comunale di Novara relativa agli orari di accensione delle “slot machines”, entrata in vigore a febbraio, che resterà quindi in vigoreAll’epoca le associazioni di categoria, infatti, in alcuni casi avevano fortemente contestato il provvedimento amministrativo che stabiliva i seguenti orari in cui possono essere accese le macchine: tutti i giorni compresi i festivi dalle 10 alle 13 e dalle 18 alle 23. Soprattutto i tabaccai erano insorti perché, a loro parere, chiudendo alle 19,30 avevano penalizzazioni dal punto di vista degli incassi rispetto ad altri esercizi che chiudono più tardi. Ad inizio aprile nel fare un primo bilancio dell’ordinanza l’assessore al Commercio Sara Paladini aveva accennato come «vi siano stati numerosi controlli e diversi esercizi non hanno rispettato l’ordinanza, venendo così sanzionati». In quell’occasione l’assessore aveva confermato che il ricorso era stato presentato dagli avvocati Andrea Zonca e Roberto Cota, quest’ultimo esponente di spicco della Lega Nord ed ex governatore della Regione Piemonte. «Confermo che una sala Bingo di via Pernati ha presentato il ricorso e che lo curano gli avvocati Cota e Zonca. Come Amministrazione comunale stiamo predisponendo tutti gli atti per opporci a questa richiesta. I termini per presentare eventuali ricorsi sono scaduti e quindi ne risulta solo uno in città». Il Comune di Novara tramite gli avvocati Giovanna Perone e Lorena Rovetta aveva portato le proprie ragioni al Tar che giovedì ha depositato l’ordinanza che respinge il ricorso.L’assessore aveva poi ricordato che «l’ordinanza era nata dal fatto che l’ambulatorio “Gioco d’azzardo patologico” dell’Asl No aveva segnalato che il gioco d’azzardo sta assumendo dimensioni rilevanti soprattutto in gruppi di persone ad alta vulnerabilità. Nel 2008 erano 16 le persone seguite a Novara. Oggi sono 350. Vi è stata una crescita continua».
Massimo Delzoppo