Registro testamenti biologici, Galliate fa scuola

Registro testamenti biologici, Galliate fa scuola
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GALLIATE - Il Comune di Galliate sarà uno dei primi (ed il primo in provincia di Novara) ad avere un registro dei testamenti biologici. Nel corso dell’ultimo Consiglio comunale è stato infatti approvato il regolamento che ne disciplina l’istituzione e la tenuta. L’argomento era stato sollevato nell’ottobre scorso dai consiglieri di minoranza Meda, Cantone, Pedrini, Bifano e Ceriotti, che con una mozione avevano chiesto proprio che fosse “istituito e custodito a livello dell’anagrafe comunale un registro dei testamenti biologici, riservato ed in buste chiuse, affinchè si possano rendere disponibili ai medici le volontà dei singoli in caso di necessità”. L’argomento aveva sollevato l’interesse del Consiglio, in modo assolutamente “trasversale” e bipartisan. Ed ora l’impegno assunto nei confronti dei promotori della mozione è stato tramutato in un regolamento, elaborato dagli uffici comunali, passato al vaglio della Commissione regolamenti e infine votato all’unanimità dal Consiglio. Per testamento biologico, lo ricordiamo (e lo specifica il regolamento stesso), si intende “la manifestazione di volont‡, contenuta in un documento debitamente sottoscritto, con la  quale una persona fisica indica in anticipo i trattamenti medici ai quali intende essere o non essere sottoposta in caso di malattie o traumatismi cerebrali che determinino una  perdita di coscienza definibile come permanente e irreversibile”. In sostanza, l’autonomia di una persona di decidere sul proprio “fine vita” e di dire no all’accanimento terapeutico. E a Galliate chiunque voglia esprimersi in questo senso da fine maggio potrà farlo, depositando le proprie volontà in busta chiusa all’ufficio di Stato civile del Comune e nominando un fiduciario, cui spetta il compito di dare fedele esecuzione a quanto contenuto nel testamento biologico.

Laura Cavalli

GALLIATE - Il Comune di Galliate sarà uno dei primi (ed il primo in provincia di Novara) ad avere un registro dei testamenti biologici. Nel corso dell’ultimo Consiglio comunale è stato infatti approvato il regolamento che ne disciplina l’istituzione e la tenuta. L’argomento era stato sollevato nell’ottobre scorso dai consiglieri di minoranza Meda, Cantone, Pedrini, Bifano e Ceriotti, che con una mozione avevano chiesto proprio che fosse “istituito e custodito a livello dell’anagrafe comunale un registro dei testamenti biologici, riservato ed in buste chiuse, affinchè si possano rendere disponibili ai medici le volontà dei singoli in caso di necessità”. L’argomento aveva sollevato l’interesse del Consiglio, in modo assolutamente “trasversale” e bipartisan. Ed ora l’impegno assunto nei confronti dei promotori della mozione è stato tramutato in un regolamento, elaborato dagli uffici comunali, passato al vaglio della Commissione regolamenti e infine votato all’unanimità dal Consiglio. Per testamento biologico, lo ricordiamo (e lo specifica il regolamento stesso), si intende “la manifestazione di volont‡, contenuta in un documento debitamente sottoscritto, con la  quale una persona fisica indica in anticipo i trattamenti medici ai quali intende essere o non essere sottoposta in caso di malattie o traumatismi cerebrali che determinino una  perdita di coscienza definibile come permanente e irreversibile”. In sostanza, l’autonomia di una persona di decidere sul proprio “fine vita” e di dire no all’accanimento terapeutico. E a Galliate chiunque voglia esprimersi in questo senso da fine maggio potrà farlo, depositando le proprie volontà in busta chiusa all’ufficio di Stato civile del Comune e nominando un fiduciario, cui spetta il compito di dare fedele esecuzione a quanto contenuto nel testamento biologico.

Laura Cavalli

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