Rapinatore incastrato dal Dna a processo: la consulente "sui guanti più profili genetici"

Rapinatore incastrato dal Dna a processo: la consulente "sui guanti più profili genetici"
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NOVARA, Confronto tra esperti il 29 settembre in Tribunale a Novara alla prossima udienza di un processo per una rapina in banca a Oleggio avvenuta quasi 11 anni fa, il 25 ottobre 2006. All'ultima udienza, a Palazzo Fossati, c'è stato un colpo di scena.  Una vicenda, dunque, che, inizialmente vista come chiara, quantomeno per l'accusa, ora par ingarbugliarsi. Al centro della diatriba, le impronte rintracciate nell'istituto di credito. Alla sbarra si trova Salvatore Abbate, di 46 anni, uno degli uomini che, in trasferta dalla Sicilia, stando alla Procura, avevano preso di mira la filiale della Banca Popolare di Bergamo, chiudendo anche in uno sgabuzzino clienti e personale. Dopo una serie di indagini, personale del Ris di Parma e della Scientifica di Palermo erano arrivati a dire che le tracce sui guanti abbandonati dai rapinatori fossero quelle di Abbate, che in una scorsa udienza ha rigettato gli addebiti.

Venerdì è stata ascoltata una teste della difesa, una consulente, che ha espresso dubbi sul modo in cui è stata fatta la comparazione delle impronte tra quelle di Oleggio e quelle di un colpo messo a segno in Sicilia e attribuito all'attuale imputato. «Sopra al guanto son rintracciabili le tracce genetiche di almeno 4-5 soggetti». Ecco quindi la necessità del confronto. 
mo.c.
Per saperne di più leggi il Corriere di Novara in edicola sabato 14 luglio

NOVARA, Confronto tra esperti il 29 settembre in Tribunale a Novara alla prossima udienza di un processo per una rapina in banca a Oleggio avvenuta quasi 11 anni fa, il 25 ottobre 2006. All'ultima udienza, a Palazzo Fossati, c'è stato un colpo di scena.  Una vicenda, dunque, che, inizialmente vista come chiara, quantomeno per l'accusa, ora par ingarbugliarsi. Al centro della diatriba, le impronte rintracciate nell'istituto di credito. Alla sbarra si trova Salvatore Abbate, di 46 anni, uno degli uomini che, in trasferta dalla Sicilia, stando alla Procura, avevano preso di mira la filiale della Banca Popolare di Bergamo, chiudendo anche in uno sgabuzzino clienti e personale. Dopo una serie di indagini, personale del Ris di Parma e della Scientifica di Palermo erano arrivati a dire che le tracce sui guanti abbandonati dai rapinatori fossero quelle di Abbate, che in una scorsa udienza ha rigettato gli addebiti.

Venerdì è stata ascoltata una teste della difesa, una consulente, che ha espresso dubbi sul modo in cui è stata fatta la comparazione delle impronte tra quelle di Oleggio e quelle di un colpo messo a segno in Sicilia e attribuito all'attuale imputato. «Sopra al guanto son rintracciabili le tracce genetiche di almeno 4-5 soggetti». Ecco quindi la necessità del confronto. 
mo.c.
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