Protesta dal Centro Nuovo Archimede: “I nostri anziani lasciati al freddo”

Protesta dal Centro Nuovo Archimede: “I nostri anziani lasciati al freddo”
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NOVARA, «Se la situazione non cambia e continueranno a esserci i disagi di queste ultime settimane, con grande rammarico, saremo costretti a chiudere e a non fornire più il nostro servizio, il nostro centro per gli anziani del quartiere e non solo. Visto che sono molti gli anziani che, ogni fine settimana, arrivano da ogni quartiere della città qui da noi per stare un po’ assieme, ballare, giocare a carte e divertirsi. Non possiamo accogliere i nostri anziani completamente al freddo e senza riscaldamento». A ipotizzare una possibile chiusura del Centro d’incontro Nuovo Archimede, ospitato nell’ex sede del Consiglio circoscrizionale Nord Est (San Rocco) in largo Cantore 10, è il responsabile Elio Luini, che, sabato pomeriggio, stanco di una situazione che a quanto pare si ripete da un paio d’anni, ha voluto protestare e, con lui, i numerosi ospiti del Centro da lui diretto. Un Centro aperto il martedì dalle 13 alle 19 e il sabato dalle 13 alle 24. Ha così dato l’allarme, chiamando in redazione: «Venite a vedere cosa succede nel nostro Centro. I nostri ospiti sono qui al freddo e tutti con addosso il cappotto per coprirsi. Non è una cosa normale. Siamo stanchi di dover lavorare così».Giungendo a San Rocco, si entra nei locali dell’ex Cdq, si salgono le scale (il Centro, così come l’attività che un tempo fu del Consiglio circoscrizionale, è al primo piano) e, in effetti, fa freddo e ci sono molti ospiti che protestano e indossano il cappotto, pur di stare insieme per una giornata. A spiegarci la situazione è Luini. «Siamo sempre stati in questa struttura e non abbiamo mai avuto problemi – racconta – Due anni fa la palazzina è stata data a una cooperativa. Da allora il riscaldamento è acceso solo dal lunedì al venerdì e al fine settimana resta chiuso. Non riusciamo a comprendere le ragioni. Tra l’altro, in questi spazi, dal lunedì al venerdì, c’è la scuola di italiano per gli stranieri. Perché a quest’attività è garantito il caldo e a noi, che abbiamo tra gli ospiti persone avanti con gli anni, con qualche problema di salute, no? Perché i nonnini, come oggi, devono stare con indosso il cappotto o il soprabito? Al caldo le altre attività durante la settimana e poi abbandonati al freddo gli anziani il sabato e la domenica?».mo.c.
Per saperne di più leggi il Corriere di Novara in edicola lunedì 17 ottobre

NOVARA, «Se la situazione non cambia e continueranno a esserci i disagi di queste ultime settimane, con grande rammarico, saremo costretti a chiudere e a non fornire più il nostro servizio, il nostro centro per gli anziani del quartiere e non solo. Visto che sono molti gli anziani che, ogni fine settimana, arrivano da ogni quartiere della città qui da noi per stare un po’ assieme, ballare, giocare a carte e divertirsi. Non possiamo accogliere i nostri anziani completamente al freddo e senza riscaldamento». A ipotizzare una possibile chiusura del Centro d’incontro Nuovo Archimede, ospitato nell’ex sede del Consiglio circoscrizionale Nord Est (San Rocco) in largo Cantore 10, è il responsabile Elio Luini, che, sabato pomeriggio, stanco di una situazione che a quanto pare si ripete da un paio d’anni, ha voluto protestare e, con lui, i numerosi ospiti del Centro da lui diretto. Un Centro aperto il martedì dalle 13 alle 19 e il sabato dalle 13 alle 24. Ha così dato l’allarme, chiamando in redazione: «Venite a vedere cosa succede nel nostro Centro. I nostri ospiti sono qui al freddo e tutti con addosso il cappotto per coprirsi. Non è una cosa normale. Siamo stanchi di dover lavorare così».Giungendo a San Rocco, si entra nei locali dell’ex Cdq, si salgono le scale (il Centro, così come l’attività che un tempo fu del Consiglio circoscrizionale, è al primo piano) e, in effetti, fa freddo e ci sono molti ospiti che protestano e indossano il cappotto, pur di stare insieme per una giornata. A spiegarci la situazione è Luini. «Siamo sempre stati in questa struttura e non abbiamo mai avuto problemi – racconta – Due anni fa la palazzina è stata data a una cooperativa. Da allora il riscaldamento è acceso solo dal lunedì al venerdì e al fine settimana resta chiuso. Non riusciamo a comprendere le ragioni. Tra l’altro, in questi spazi, dal lunedì al venerdì, c’è la scuola di italiano per gli stranieri. Perché a quest’attività è garantito il caldo e a noi, che abbiamo tra gli ospiti persone avanti con gli anni, con qualche problema di salute, no? Perché i nonnini, come oggi, devono stare con indosso il cappotto o il soprabito? Al caldo le altre attività durante la settimana e poi abbandonati al freddo gli anziani il sabato e la domenica?».mo.c.
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