Protesta al Bellini di via Liguria: laboratori di meccanica al freddo da mesi

Protesta al Bellini di via Liguria: laboratori di meccanica al freddo da mesi
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NOVARA, Protesta, questa mattina lunedì 20 novembre, da parte degli studenti dell’istituto Bellini di via Liguria, a Novara.

Uno sciopero cui ha aderito la maggior parte dei ragazzi della scuola superiore. La protesta è ben rappresentata da quanto scritto in alcuni striscioni che i ragazzi hanno portato durante la manifestazione, che si è svolta per circa 3 ore e in maniera pacifica. “Noi a scuola veniamo, ma al freddo non stiamo”.

Motivo del contendere, un guasto che si protrae da gennaio all’impianto di riscaldamento dell’area in cui sono presenti i laboratori di meccanica. A gennaio, durante i lavori, un operaio era caduto da un’altezza di 3 metri e così la zona era stata posta sotto sequestro e tutto era dovuto ripartire da capo. “Da una circolare del 10 novembre – spiega Mario Piantanida, rappresentante d’istituto – abbiamo appreso che il 13 novembre sarebbero partiti i lavori. L’11 abbiamo visto la posa dei ponteggi, ma a oggi i lavori non sono partiti. Siamo stanchi di stare al freddo. Se l’intervento fosse partito, non avremmo sicuramente scioperato. Ora osserviamo cosa accadrà nei prossimi giorni”. Sul posto, stamani, si è recata la Provincia di Novara. La consigliera delegata, Emanuela Allegra, assicura come il cantiere sia stato avviato e come il problema verrà risolto a breve, salvo imprevisti. “Capisco i ragazzi, che stanno a scuola al freddo – commenta – ma ci sono state tutta una serie di tempistiche da rispettare. Il danno, a seguito dell’incidente di gennaio, è stato recato non solo a loro e alla scuola, ma anche alla Provincia. Abbiamo dovuto attendere lo Spresal affinché facesse le sue indagini e poi l’approvazione del bilancio a luglio. Stiamo facendo quello che ci è possibile”.

mo.c.


NOVARA, Protesta, questa mattina lunedì 20 novembre, da parte degli studenti dell’istituto Bellini di via Liguria, a Novara.

Uno sciopero cui ha aderito la maggior parte dei ragazzi della scuola superiore. La protesta è ben rappresentata da quanto scritto in alcuni striscioni che i ragazzi hanno portato durante la manifestazione, che si è svolta per circa 3 ore e in maniera pacifica. “Noi a scuola veniamo, ma al freddo non stiamo”.

Motivo del contendere, un guasto che si protrae da gennaio all’impianto di riscaldamento dell’area in cui sono presenti i laboratori di meccanica. A gennaio, durante i lavori, un operaio era caduto da un’altezza di 3 metri e così la zona era stata posta sotto sequestro e tutto era dovuto ripartire da capo. “Da una circolare del 10 novembre – spiega Mario Piantanida, rappresentante d’istituto – abbiamo appreso che il 13 novembre sarebbero partiti i lavori. L’11 abbiamo visto la posa dei ponteggi, ma a oggi i lavori non sono partiti. Siamo stanchi di stare al freddo. Se l’intervento fosse partito, non avremmo sicuramente scioperato. Ora osserviamo cosa accadrà nei prossimi giorni”. Sul posto, stamani, si è recata la Provincia di Novara. La consigliera delegata, Emanuela Allegra, assicura come il cantiere sia stato avviato e come il problema verrà risolto a breve, salvo imprevisti. “Capisco i ragazzi, che stanno a scuola al freddo – commenta – ma ci sono state tutta una serie di tempistiche da rispettare. Il danno, a seguito dell’incidente di gennaio, è stato recato non solo a loro e alla scuola, ma anche alla Provincia. Abbiamo dovuto attendere lo Spresal affinché facesse le sue indagini e poi l’approvazione del bilancio a luglio. Stiamo facendo quello che ci è possibile”.

mo.c.

 

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