Progetto "Restore": l'Università del Piemonte Orientale è il nuovo partner

Progetto "Restore": l'Università del Piemonte Orientale è il nuovo partner in 9 paesi

Progetto "Restore": l'Università del Piemonte Orientale è il nuovo partner
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Progetto "Restore": l'Università del Piemonte Orientale è il nuovo partner.

Progetto "Restore"

Si chiama progetto "Restore", è finalizzato alla ricerca sulla rigenerazione della cartilagine, e vede l’Università del Piemonte Orientale protagonista attiva insieme ad altri nove partner sparsi in otto paesi. Il progetto mira a creare matrici 3D che incorporano nanomateriali intelligenti per riparare le lesioni della cartilagine del ginocchio, riducendo o ritardando l'insorgenza dell’osteoartrite, che attualmente colpisce 242 milioni di persone in tutto il mondo. La ricerca ha attirato l'attenzione dell'Unione Europea, che ha ritenuto validi gli studi e doverosi di finanziamento, sono stati per questo motivo instanziati 5,5 milioni di euro.
"Queste matrici – spiega Meriem Lamghari coordinatrice di questo consorzio europeo, ricercatore di i3S e visiting professor presso Upo – sono fatte su misura in modo che possano essere impiantate e riempire il sito del danno e rispondere alle forze meccaniche congiunte del ginocchio. Inoltre, contengono nanoparticelle intelligenti con proprietà rigenerative, antinfiammatorie e antimicrobiche. Le nanoparticelle con proprietà rigenerative possono, se necessario, essere attivate a distanza con metodi non invasivi. Per questo il team del progetto svilupperà una ginocchiera dotata di sensori in grado di attivare le nanoparticelle presenti nella matrice impiantata". Il team dell’Upo che partecipa al progetto, coordinato dalla prof.ssa Lia Rimondini, ordinario di Malattie odontostomatologiche presso il dipartimento di Scienze della salute di Novara, riceverà circa mezzo milione di euro e si concentrerà, come ha spiegato la stessa Rimondini "sullo studio di composti e tecnologie per la rigenerazione dei tessuti osteocartilaginei con attività antinfettiva e immunomodulatrice. Grazie alla dotazione tecnologica di avanguardia e al nucleo di ricercatori qualificati, tutta l’attività scientifica sarà svolta nel nuovo Centro Interdipartimentale di Ricerca Traslazionale sulle Malattie Autoimmuni e Allergiche". Il progetto Restore nasce dal confronto tra chirurghi ortopedici, ingegneri tissutali, ricercatori sui materiali e biologi cellulari per rispondere alle pressanti esigenze cliniche. "Per questo – spiega Meriem Lamghari – proponiamo due matrici, una basata su un polimero già clinicamente testato in campo veterinario, cioè in animali di grandi dimensioni, per le lesioni della cartilagine del ginocchio di grandi dimensioni e un'altra matrice generata con la tecnologia della stampa 3D e l’ultilizzo di bioink , composta da cellule mesenchimali e cartilaginee di origine umana a cui incorporeremo anche alcune tipologie di nanoparticelle intelligenti. Questa matrice è più adeguata per le piccole lesioni".

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