Processo Giordano: per l’accusa il bar Coccia ebbe un trattamento di favore rispetto ad altri locali

NOVARA, Udienza per gran parte incentrata sulla questione bar Coccia, in particolare sulla vicenda dei rumori arrecati dal locale ai residenti, su eventuali vantaggi avuti dall’allora titolare e sul debito accumulato per l’affitto, mercoledì 6 luglio in Tribunale a Novara, al processo per il “caso Giordano”, la maxi inchiesta che ha come principale imputato l’ex sindaco di Novara ed ex assessore regionale. Con lui a processo altre 16 persone, tra imprenditori, dirigenti comunali e politici. Dopo l’appello è stata fissata una data, il 12 luglio, per il conferimento dell’incarico al perito per la trascrizione delle telefonate, quindi, si è iniziato con l’ascoltare i testi dell’accusa (almeno 80 i testimoni in programma per il pm). A essere escusso, come primo teste, un assistente dello stesso pm. Per la Procura di Novara il bar Coccia avrebbe avuto un trattamento di favore rispetto ad altri locali della città, in termine di controlli per la musica alta e relativi provvedimenti. «Ci sono stati diversi interventi. Ho raccolto 21 verbali della Polizia locale e una decina di sanzioni, ma le chiamate dei residenti sono state di più». In quel periodo, da come emerso dalle parole del teste, altri locali erano stati trattati in un altro modo, con sanzioni e chiusure per aver tenuto la musica alta. Un bar all’epoca espose uno striscione: “Qui non si può ascoltare musica, perché la legge non è uguale per tutti”. Prossima udienza il 19 luglio.
Monica Curino
Per saperne di più leggi il Corriere di Novara in edicola giovedì 7 luglio
NOVARA, Udienza per gran parte incentrata sulla questione bar Coccia, in particolare sulla vicenda dei rumori arrecati dal locale ai residenti, su eventuali vantaggi avuti dall’allora titolare e sul debito accumulato per l’affitto, mercoledì 6 luglio in Tribunale a Novara, al processo per il “caso Giordano”, la maxi inchiesta che ha come principale imputato l’ex sindaco di Novara ed ex assessore regionale. Con lui a processo altre 16 persone, tra imprenditori, dirigenti comunali e politici. Dopo l’appello è stata fissata una data, il 12 luglio, per il conferimento dell’incarico al perito per la trascrizione delle telefonate, quindi, si è iniziato con l’ascoltare i testi dell’accusa (almeno 80 i testimoni in programma per il pm). A essere escusso, come primo teste, un assistente dello stesso pm. Per la Procura di Novara il bar Coccia avrebbe avuto un trattamento di favore rispetto ad altri locali della città, in termine di controlli per la musica alta e relativi provvedimenti. «Ci sono stati diversi interventi. Ho raccolto 21 verbali della Polizia locale e una decina di sanzioni, ma le chiamate dei residenti sono state di più». In quel periodo, da come emerso dalle parole del teste, altri locali erano stati trattati in un altro modo, con sanzioni e chiusure per aver tenuto la musica alta. Un bar all’epoca espose uno striscione: “Qui non si può ascoltare musica, perché la legge non è uguale per tutti”. Prossima udienza il 19 luglio.
Monica Curino
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