Prefetto Castaldo a riposo da fine mese
A Novara "anni caratterizzati da un'intensa attività".

Prefetto Castaldo a riposo da fine mese: il saluto in occasione della consegna dei diplomi di cavaliere dell'Omri legate alle celebrazioni della Festa della Repubblica nel giardino di Palazzo Natta, a Novara.
Prefetto Castaldo a riposo da fine mese
Sessantacinque anni compiuti, 44 dei quali trascorsi nei ruoli dell'Amministrazione del Ministero dell'Interno per il Prefetto Francesco Paolo Castaldo. Per raggiunti limiti di età dal prossimo 30 giugno il prefetto sarà collocato a riposo. Quello nella sede novarese, e lo si sapeva da tempo, è il suo ultimo incarico. Sabato pomeriggio, in occasione della consegna dei diplomi di cavaliere dell'Omri legate alle celebrazioni della Festa della Repubblica nel giardino di Palazzo Natta, lo ha reso ufficialmente noto.
A Novara "anni caratterizzati da un'intensa attività"
Il prefetto è arrivato a Novara nel maggio 2012, "scambiandosi" la sede di Alessandria con l'amico e collega, poi tragicamente scomparso, Adolfo Amelio. Senza nascondere un po' di emozione Castaldo ha voluto ripercorrere questi sei anni trascorsi all'ombra della Cupola: "Anni caratterizzati da un'intensa attività in ogni settore, dove si è cercato di far fronte anche un difficile periodo segnato da una profonda crisi economica". Il rappresentante del Governo, cercando di interpretare nel migliore dei modi il suo ruolo, si è adoperato in ogni settore e a tutti "dai miei collaboratori, alle autorità civili, militari, ai rappresentanti delle istituzioni, del mondo della politica, a tutti i sindaci, ma anche ai semplici cittadini, va il mio ringraziamento".
Un legame con la città destinato a proseguire
Un legame, quello con la nostra città, destinato in ogni caso a proseguire: "Tanti sanno della mia residenza privata a Mede, nella vicina Lomellina. L'aver preso casa anche a Novara mi consentirà di essere ancora in mezzo a voi". Dispiaciuto di dover smettere? "Nella vita ci sono tante cose oltre al lavoro". Come magari dedicarsi maggiormente alla musica, al suono di quella batteria che fra qualche settimana non sarà più solo un passatempo...
l.ma.
Gentile lettore, ci scusiamo per gli errori riportati nell'articolo. Cordiali saluti
Capita più di una volta di sbagliare il mio cognome, ma Antonio PALAMBO non mi avevano ancora chiamato. Inoltre il sig. Garavaglia è il capogruppo del gruppo alpini di Romentino. Mi riferisco al Corriere del 5 giugno u.s.