Pedofilia online e cybercrimini: oltre 370 indagini in un anno a Novara
La Polizia postale traccia il bilancio delle attività. Il direttore Gabrielli: “Tutela dei minori al centro del nostro impegno”

Venerdì 5 maggio si è celebrata la Giornata Nazionale contro la Pedofilia e la Pedopornografia. Un’occasione per riflettere e riaffermare l’impegno nella tutela dei minori, soprattutto nell’ambito della sicurezza online, come sottolineato dal direttore del Servizio Polizia Postale e per la Sicurezza Cibernetica, Ivano Gabrielli.
Pedofilia online e cybercrimini: i dati novaresi
«La Polizia Postale – ha dichiarato Gabrielli – è costantemente impegnata nel monitoraggio della rete per fronteggiare tutti i rischi del web. Attraverso indagini all’avanguardia, cooperazione internazionale e sinergie tra pubblico e privato, lavoriamo per proteggere i minori e le vittime vulnerabili, accrescendo la consapevolezza sull’uso sicuro di internet».
In questo contesto, la Sezione Operativa Sicurezza Cibernetica di Novara ha reso noti i dati delle attività svolte nel 2024, presentati anche durante la recente Festa della Polizia di Stato.
Tra i fenomeni affrontati:
- Condivisione di materiale pedopornografico, blasfemo e violento da parte di ragazzi tra i 10 e i 14 anni, spesso tramite gruppi scolastici su WhatsApp;
- Adescamento online di minori, con richieste di contenuti espliciti o proposte di incontri;
- Diffusione su larga scala di pornografia minorile attraverso portali e social;
- Truffe online con finti investimenti in criptovalute, phishing e siti e-commerce falsi;
- Accessi abusivi ai sistemi informatici di imprese e operatori dei servizi essenziali;
- Attacchi informatici con virus e ransomware per estorcere denaro alle aziende;
- Raggiri tramite falsi annunci di vendita e operazioni bancarie ingannevoli agli sportelli ATM.
Importante anche l’attività formativa nelle scuole, per sensibilizzare studenti, insegnanti e genitori ai pericoli della rete.
Le indagini e gli ambiti
In totale, la sezione ha avviato oltre 370 indagini tra iniziative autonome e su delega dell’autorità giudiziaria. Questi i principali ambiti:
- Hacking: 59 casi;
- Reati contro la persona online (diffamazione, molestie, revenge porn, ecc.): 106 casi, 13 indagati;
- Pedofilia in rete e adescamento di minori: 22 casi, 8 indagati e 2 arresti;
- Truffe online (e-commerce, romance scam, trading): 90 casi, 11 indagati;
- Frode informatica (phishing, smishing, vishing): 27 casi, 4 indagati;
- Reati in danno di Poste Italiane: 49 casi
La giornata del 5 maggio rappresenta quindi non solo un momento simbolico, ma un’occasione per rinnovare l’impegno collettivo nella lotta a un crimine che si evolve con la tecnologia ma che colpisce sempre le stesse vittime: i più deboli.