Patatine, carni processate e coca-cola: cibi killer

Patatine in busta, carni processate e coca-cola. La loro pericolosità è confermata da uno studio congiunto della Sorbona e dell’Università di San Paolo in Brasile.
Patatine in busta e altri cibi
I cibi ultra-processati come le merendine e le pietanze pronte da riscaldare, ma anche bibite gassate, sempre più nel mirino della scienza per i loro potenziali e molteplici effetti negativi. Sono anni ormai che studi scientifici evidenziano legami tra il consumo di carni processate (come gli affettati, le carni in scatola, ecc.) e zucchero bianco raffinato ed il rischio di sviluppare tumori.
Una nuova ricerca dalla Sorbona di Parigi e la Università di San Paolo, in Brasile, e pubblicata sull’autorevole rivista scientifica British Medical Journal, chiarifica con rigore statistico il pericolo di incappare nella terribile malattia del cancro e sue varianti attraverso il consumo dei cibi classificati come «ultra-processati». La notizia è stata riportata dallo Sportello dei Diritti.
Nella categoria rientrano un grandissimo numero di prodotti che tanti di noi consumano quotidianamente. Bevande gassate e iper-zuccherate come la Coca-Cola, cibi pronti come quelli surgelati da cuocere nel forno a microonde. Ma non solo. Anche le patatine in busta, il pane preconfezionato, i dolci, le salsicce. E ancora il bacon, le crocchette di pollo e le zuppe preconfezionate rientrano nella malsana categoria.
Questi cibi hanno in comune un elevatissimo contenuto di sale, grassi saturi e zuccheri aggiunti. Mentre sono scarsissimi nel loro apporto nutrizionale, per esempio di fibre e vitamine. Si calcola che, per ogni 10% di consumo in più di questi cibi, il rischio di cancro aumenti del 12%.