Omicidio di Ornavasso

Padre a giudizio per aver ucciso il figlio: lacrime ed emozioni forti in aula

L’abbraccio a fine udienza con la moglie, non più incontrata da quella terribile sera, quando esplose quei colpi mortali dopo un'aggressione

Padre a giudizio per aver ucciso il figlio: lacrime ed emozioni forti in aula

Venerdì mattina, 10 ottobre 2025, in Corte d’Assise a Novara l’incontro carico di dolore tra Edoardo Borghini e la moglie, dopo la morte del figlio Nicolò. La versione integrale dell’articolo sul Corriere di Novara del 13 ottobre, attualmente in edicola.

Padre a giudizio per aver ucciso il figlio

In aula spesso si affrontano drammi, ma alcuni casi travalicano ogni aspetto giuridico. Venerdì mattina a Novara, durante il processo a carico di Edoardo Borghini, 64 anni, accusato di aver ucciso con due colpi di fucile il figlio Nicolò, 34 anni, la drammaticità della vicenda ha prevalso su tutto. L’omicidio risale al 19 gennaio a Ornavasso, al termine di un diverbio degenerato in violenze fisiche contro i genitori, in particolare contro la madre.

L’avvocato difensore Gabriele Pipicelli ha sottolineato come il caso avrebbe potuto beneficiare del rito abbreviato, non consentito per il legame di parentela con la vittima. Borghini, attualmente agli arresti domiciliari a casa del fratello, rischia l’ergastolo in caso di condanna. La difesa ha chiesto l’accesso al programma di giustizia riparativa, già autorizzato dalla Corte, e l’imputato ha iniziato un percorso psicoterapeutico.

Secondo la Procura di Verbania, quella sera Nicolò Borghini, dopo una serata fuori, avrebbe avuto un diverbio con i genitori, sfociato in aggressioni. Il padre avrebbe sparato due colpi fatali con un fucile regolarmente detenuto. La perizia indica che la morte è stata immediata.

La difesa punterà sulle attenuanti, sostenendo l’esasperazione per comportamenti aggressivi reiterati della vittima.

Al termine dell’udienza, Edoardo Borghini ha potuto riabbracciare tra le lacrime la moglie Norma, senza costituzione di parte civile, un momento emotivamente intenso anche per gli altri familiari presenti.

La prossima udienza è fissata per il 14 novembre.