Operazione “Dolce Vita” delle stradali di Novara e Torino: 4 arresti

NOVARA, Polizia stradale di Novara, della sottosezione di Novara Est e del compartimento della Polstrada di Torino unite per una brillante operazione che ha portato a quattro arresti e a sgominare un’organizzazione dedita ai furti di veicoli e attrezzature custodite all’interno di capannoni industriali.
Nome dell’operazione, che si è svolta tra Piemonte e regioni limitrofe, “Dolce Vita”. Un complessa attività investigativa, che, coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Brescia, ha consentito di sgominare un’organizzazione criminale che da tempo era dedita a furti di veicoli e all’interno di capannoni industriali situati in tutto il Nord Italia.
L’indagine è scaturita da un attento monitoraggio dal personale della sottosezione Polizia Stradale di Novara Est, che ha eseguito uno screening di alcuni tabulati forniti dalla concessionaria autostradale “Satap s.p.a.”, che gestisce tra l’altro l’autostrada A4, che hanno avuto per oggetto mancati pagamenti del pedaggio autostradale, ma soprattutto l’utilizzo di alcuni apparecchi telepass risultati rubati.
L’analisi ha fatto emergere come i mancati pagamenti venivano effettuati da varie tipologie di veicoli (autovetture, autocarri, fuoristrada) risultati rubati in Piemonte, Lombardia ed Emilia Romagna, a seguito di furti in abitazione e/o in capannoni industriali. Tutte le sere, tali veicoli erano soliti partire da Torino, imboccavano quindi le autostrade del Piemonte e delle regioni limitrofe, facendo rientro nelle prime ore del mattino successivo. In questo arco di tempo veniva registrato il compimento di furti all’interno di capannoni industriali, all’interno dei quali ignoti facevano razzia di materiali, attrezzature, macchinari e anche veicoli.
Le prime indagini, eseguite dal personale della Squadra di Polizia Giudiziaria del Compartimento Polizia Stradale di Torino, dalla Squadra di P.G. della Polizia Stradale di Novara e dagli agenti della Sottosezione Polizia Stradale di Novara est, hanno consentito di individuare alcuni di questi veicoli che venivano pertanto attentamente monitorati. I riscontri hanno fatto emergere come questi mezzi fossero in uso a un gruppo di cittadini di origine romena, che abitano nel Torinese e con precedenti per reati contro il patrimonio. Un gruppo di rumeni, che, ad oggi, si sono resi responsabili di circa 50 episodi correlati a furti e ricettazioni perpetrati in Piemonte, Lombardia ed Emilia Romagna.
Un’attività che si è protratta per 9 mesi e che ha portato il Gip del Tribunale di Brescia a emettere un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 7 persone.
L’operazione di polizia giudiziaria, nella sua fase conclusiva, ha richiesto l’impiego anche del personale della Sottosezione Polizia Stradale di Verona sud, dopo aver accertato che nel pomeriggio di venerdì 10 febbraio una delle auto in uso ai malviventi stava viaggiando sull’A/4 Torino-Milano-Venezia diretta presumibilmente verso il confine di Stato. Supponendo che gli occupanti dell’auto si stessero dirigendo in Romania, sono stati invitati a fermarsi nei pressi di Peschiera del Garda (VR), per essere identificati dai poliziotti. Considerato che due destinatari del provvedimento si trovavano a bordo dell’auto, è stata data esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei loro confronti e nei confronti di altre due persone rintracciate a Torino. Si tratta di C.G., di 46 anni, P.C. di 42, C.I. di 31 e S.S. di 49, tutti in Italia senza fissa dimora. Il nome dell’operazione deriva dal bar di Torino, abituale luogo di ritrovo degli indagati.
mo.c.
NOVARA, Polizia stradale di Novara, della sottosezione di Novara Est e del compartimento della Polstrada di Torino unite per una brillante operazione che ha portato a quattro arresti e a sgominare un’organizzazione dedita ai furti di veicoli e attrezzature custodite all’interno di capannoni industriali.
Nome dell’operazione, che si è svolta tra Piemonte e regioni limitrofe, “Dolce Vita”. Un complessa attività investigativa, che, coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Brescia, ha consentito di sgominare un’organizzazione criminale che da tempo era dedita a furti di veicoli e all’interno di capannoni industriali situati in tutto il Nord Italia.
L’indagine è scaturita da un attento monitoraggio dal personale della sottosezione Polizia Stradale di Novara Est, che ha eseguito uno screening di alcuni tabulati forniti dalla concessionaria autostradale “Satap s.p.a.”, che gestisce tra l’altro l’autostrada A4, che hanno avuto per oggetto mancati pagamenti del pedaggio autostradale, ma soprattutto l’utilizzo di alcuni apparecchi telepass risultati rubati.
L’analisi ha fatto emergere come i mancati pagamenti venivano effettuati da varie tipologie di veicoli (autovetture, autocarri, fuoristrada) risultati rubati in Piemonte, Lombardia ed Emilia Romagna, a seguito di furti in abitazione e/o in capannoni industriali. Tutte le sere, tali veicoli erano soliti partire da Torino, imboccavano quindi le autostrade del Piemonte e delle regioni limitrofe, facendo rientro nelle prime ore del mattino successivo. In questo arco di tempo veniva registrato il compimento di furti all’interno di capannoni industriali, all’interno dei quali ignoti facevano razzia di materiali, attrezzature, macchinari e anche veicoli.
Le prime indagini, eseguite dal personale della Squadra di Polizia Giudiziaria del Compartimento Polizia Stradale di Torino, dalla Squadra di P.G. della Polizia Stradale di Novara e dagli agenti della Sottosezione Polizia Stradale di Novara est, hanno consentito di individuare alcuni di questi veicoli che venivano pertanto attentamente monitorati. I riscontri hanno fatto emergere come questi mezzi fossero in uso a un gruppo di cittadini di origine romena, che abitano nel Torinese e con precedenti per reati contro il patrimonio. Un gruppo di rumeni, che, ad oggi, si sono resi responsabili di circa 50 episodi correlati a furti e ricettazioni perpetrati in Piemonte, Lombardia ed Emilia Romagna.
Un’attività che si è protratta per 9 mesi e che ha portato il Gip del Tribunale di Brescia a emettere un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 7 persone.
L’operazione di polizia giudiziaria, nella sua fase conclusiva, ha richiesto l’impiego anche del personale della Sottosezione Polizia Stradale di Verona sud, dopo aver accertato che nel pomeriggio di venerdì 10 febbraio una delle auto in uso ai malviventi stava viaggiando sull’A/4 Torino-Milano-Venezia diretta presumibilmente verso il confine di Stato. Supponendo che gli occupanti dell’auto si stessero dirigendo in Romania, sono stati invitati a fermarsi nei pressi di Peschiera del Garda (VR), per essere identificati dai poliziotti. Considerato che due destinatari del provvedimento si trovavano a bordo dell’auto, è stata data esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei loro confronti e nei confronti di altre due persone rintracciate a Torino. Si tratta di C.G., di 46 anni, P.C. di 42, C.I. di 31 e S.S. di 49, tutti in Italia senza fissa dimora. Il nome dell’operazione deriva dal bar di Torino, abituale luogo di ritrovo degli indagati.
mo.c.