Omicidio Settimo, oggi i funerali. Ma resta il giallo della pistola
L'arma utilizzata dal ragazzo di Settimo Torinese per uccidere il patrigno è ancora al centro del giallo.

Omicidio Settimo, nel pomeriggio le esequie di Domenico Gatti, l’ex poliziotto ucciso sabato sera.
Omicidio Settimo, oggi i funerali
Saranno celebrate alle 15.30 di oggi, sabato 25, le esequie di Domenico Gatti, il poliziotto in congedo rimasto ucciso al termine di una lite con il suo figliastro Christian Clemente. Lo riportano i nostri colleghi de La Nuova Periferia. Tutta la città di Settimo è ancora pervasa da un clima di incredulità per la tragedia che si è consumata nell’abitazione di via Fantina 47, nel quartiere del Borgo Nuovo. Oggi Mimmo, così lo chiamavano tutti, riceverà l’ultimo abbraccio da parte di amici e colleghi. Il feretro della vittima è atteso sul sagrato della Santa Maria di via Don Gnocchi alle 15,30.
Chi è Christian Clemente, l’assassino
A esplodere in rapida successione i colpi che hanno ucciso Domenico Gatti è stato Christian Clemente, settimese di appena 26 anni. Il giovane, figlio dell’attuale moglie del poliziotto in congedo, era stato già arrestato nel 2012 dopo aver accoltellato il lavorante di un Kebab del centro storico di Settimo Torinese. Una discussione per futili motivi che ha rischiato di trasformarsi in tragedia. Per quell’aggressione Clemente era stato processato e condannato ed era tornato in stato di libertà dopo aver scontato la pena inflitta dal giudice.
Il giallo della pistola
I nodi da sciogliere sono ancora tanti. Oltre alla dinamica della tragedia e i contorni della lite con il patrigno, Clemente dovrà chiarire una lunga serie di aspetti. Uno di questi è certamente legato alla pistola utilizzata per esplodere i colpi che hanno ucciso Domenico Gatti. L’arma, una calibro 22, è stata ritrovata alcune ore dopo l’omicidio abbandonata in un parco a poca distanza dalla scena del delitto.
L’arma era rubata
I carabinieri della Tenenza di Settimo e della Compagnia di Chivasso che indagano sull’omicidio hanno accertato che la pistola risulta essere stata rubata nel piacentino nel 2015. Saranno i colleghi dei Ris di Parma, adesso, a doverla analizzare e a cercare di capire se la pistola sia stata già utilizzata per commettere reati, andando a confrontare i dati presenti nei database delle forze dell’ordine. Come ha fatto, però, Christian Clemente a entrarne in possesso e a recuperarla in appena mezz’ora? Una delle ipotesi che il giovane la tenesse nascosta in un luogo sicuro e che, durante la discussione a casa, si sia allontanato proprio per recuperarla.