Omicidio preterintenzionale: accusa confermata per la banda dello spray

Avrebbero spruzzato la sostanza urticante che il 3 giugno 2017 scatenò il panico in piazza San Carlo, a Torino.

Omicidio preterintenzionale: accusa confermata per la banda dello spray
Pubblicato:

Omicidio preterintenzionale: questa l’accusa per alcuni dei componenti della cosiddetta “banda del peperoncino”, che il 3 giugno 2017 avrebbe scatenato il caos in piazza San Carlo a Torino. Lo riportano i colleghi di notiziaoggi.it 

Omicidio preterintenzionale la conferma

L’ipotesi d’accusa di omicidio preterintenzionale per i fatti di piazza San Carlo è valida: l’ha confermato la Cassazione. I giudici sono stati chiamati a esprimersi dopo un ricorso delle difese. I magistrati di Torino hanno richiesto la custodia cautelare in carcere per tale reato e la Cassazione ha dato la sua conferma. Gli accusati sono alcuni giovanissimi componenti della cosiddetta “banda dello spray al peperoncino”.

I fatti

Era il 3 giugno del 2017 quando, in occasione della trasmissione sui maxischermi di piazza San Carlo della finale di Champions, dilagò il panico. Nei disordini rimasero ferite 1.526 persone e una donna di Domodossola, Erika Pioletti morì per traumi da schiacciamento.

Scatenare il panico: analogie con Ancona

E balza all'occhio un'analogia con la vicenda di Ancona. Anche il 16enne che nella discoteca Lanterna Azzurra sarebbe salito su una pedana per spruzzare spray urticante al concerto di Sfera Ebbasta è indagato a piede libero per omicidio preterintenzionale (oltre che per lesioni dolose e colpose). Da stabilire insomma anche in questo caso se quell'azione abbia generato il panico innescando la ferale catena di morti (cinque adolescenti e una mamma).

Seguici sui nostri canali