Naufragio di Belgirate, finalmente la verità: scagionato del tutto il marinaio castellettese

Dopo 8 anni dai fatti confermata la condanna per lo skipper olandese

Naufragio di Belgirate, finalmente la verità: scagionato del tutto il marinaio castellettese
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Naufragio di Belgirate: dopo 8 anni finalmente il processo si è concluso con la condanna dello skipper olandese Jan Keizer.

Naufragio di Belgirate: la Cassazione ha deciso

Dopo 8 anni è stata scritta la parola fine sull’incidente nautico mortale di Belgirate. I giudici della Corte di Cassazione hanno infatti condannato in via definitiva l'olandese Jan Keizer a un anno di reclusione, stessa pena che gli era stata comminata in Appello, mentre in primo grado gli anni erano due. L'accusa era di omicidio colposo. La vicenda giudiziaria si era rivelata sin da subito complessa. Lo yacht andava troppo veloce? Il motoscafo aveva sbagliato manovra? Nella fase iniziale delle indagini la responsabilità sembrò ricadere su Morosini, che poi però venne assolto in udienza preliminare. Si era così ripartiti da zero, dopo un confronto tra perizie molto discordanti tra loro. Quindi i due gradi di giudizio in cui sotto processo finì il turista olandese all'epoca dell'accaduto in vacanza nel Verbano con la famiglia. E ora la Cassazione che ha scritto la parola fine: l'impatto mortale tra il tender "Gobbi" e lo yacht "Brandaris" fu colpa di chi stava ai comandi dello scafo più grande. Ci sarà un ultimo strascico. Resta aperto, davanti al giudice monocratico di Verbania, un procedimento per lesioni colpose innescato dalla denuncia di Morosini nei confronti di Keizer. Il quale, assistito dall’avvocato Giuseppe Russo, ha sempre rigettato ogni accusa.

Una tragedia nella quale perse la vita Marina Spiridinova

I fatti sul lago Maggiore risalgono al 9 agosto 2011. Quel giorno il 56enne Keizer era al timone del suo yacht (un bolide d'acqua lungo 18 metri) quando entrò in rotta di collisione con un motoscafo (quattro volte più piccolo), a bordo del quale si trovavano il pilota Moreno Morosini di Castelletto Ticino, un altro castellettese, Pierangelo Cifaldi, Davide Bonga di Somma Lombardo e una donna: l’ucraina residente a Sesto Calende, Marina Spiridinova, di 43 anni. Proprio quest'ultima, a seguito dell'impatto avvenuto a circa 200 metri dalla riva, nello specchio antistante Belgirate, era stata sbalzata in acqua e ferita mortalmente dalle eliche dei motori. Feriti in maniera più o meno grave gli altri involontari protagonisti.

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