Muratore condannato: intasca i soldi e si piazza in casa

Arona: sei mesi di reclusione per il reato di appropriazione indebita.

Muratore condannato: intasca i soldi e si piazza in casa
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Muratore condannato, per lui nessuno sconto di pena.

Muratore condannato: la sentenza

Accusato del reato di appropriazione indebita, un muratore residente nel novarese, è stato condannato a sei mesi di reclusione. La sentenza è stata emessa dal tribunale di Verbania e riguarda una vicenda avvenuta quattro anni or sono ad Arona. Per l’imputato, il pubblico ministero aveva chiesto sei mesi: nessuno sconto di pena, dunque, da parte del giudice.

La vicenda

I fatti al centro del processo, celebrato giovedì 18 gennaio, risalgono alla primavera del 2014. All’epoca, secondo quanto ricostruito, una donna residente nel milanese si era recata presso un’agenzia immobiliare di Arona con l’intenzione di acquistare un appartamento in centro. Lì avrebbe voluto trasferirsi a vivere, passando dal caos della metropoli, alla tranquillità del lago. Così, una volta individuata la nuova casa, ne aveva affidato la ristrutturazione ad un uomo conosciuto proprio nell’agenzia immobiliare, che si era presentato come operaio edile. I due avevano in breve concordato lavori da effettuare per oltre 20mila euro, metà dei quali erano stati saldati subito dalla committente. Un acconto sostanzioso, che aveva dato il via all’inattesa e per certi versi grottesca vicenda.

Intascò i soldi e si stabilì nell'appartamento

L'uomo, intascata la somma di denaro, aveva sì eseguito qualche intervento, ma poi aveva iniziato ad accampare una serie di scuse, facendo passare le settimane. Non soltanto. Avrebbe adoperato quell’appartamento in centro come fosse casa sua, utilizzando, tra l’altro, la vasca idromassaggio che lui stesso aveva realizzato. Il tutto, ovviamente, all’insaputa della proprietaria. E quando la malcapitata se n’era accorta, dopo aver tentato invano una mediazione e aver ricevuto in cambio, pare, minacce e insulti, aveva fatto cambiare la serratura e si era recata dalle forze dell’ordine.  Le indagini condotte dagli uomini della pg della procura della Repubblica di Verbania hanno permesso di appurare i fatti e constatare che gli accordi tra la donna e il muratore non erano stati rispettati.

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