Morto a 88 anni Mario Rossari, uomo simbolo del Pci novarese

Morto a 88 anni Mario Rossari, uomo simbolo del Pci novarese
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NOVARA, E’ morto nella notte di giovedì Mario Rossari, 88 anni, a lungo delegato della Fiom (Federazione impiegati operai metallurgici), per ben 40 anni, tesserato del Pci dal 1971 e poi del Pd. Una figura storica della sinistra novarese, un uomo che si è sempre impegnato, in primis per la sua città e, quindi, per il suo partito (nella foto, scattata dal genero un 25 Aprile di qualche anno fa, Rossari è sulla sinistra e si trova insieme al capitano Enrico Massara, simbolo della Resistenza novarese e fondatore dell’Istituto storico della Resistenza).Alla cerimonia del 25 Aprile, come ricordato dall’ex assessore e ora consigliera comunale Sara Paladini su Facebook, era sempre presente. Sempre con l’Unità sotto al braccio. “… orgoglioso e fiero – scrive Paladini nel suo ricordo – Ti guardava con i suoi occhi luminosi e intensi e ti portava nella sua storia, dalla Resistenza alle lotte in fabbrica (in molti lo ricordano alla storica Scotti&Brioschi, diventata negli anni Cge, ndr), fino al dovere di continuare a crederci oggi. Ebbene oggi siamo tutti un po’ più soli perché lui non c’è più. Ciao Mario. Grazie”. A ricordarlo anche l’ex sindaco Andrea Ballarè: “Oggi è mancata una persona a cui ho voluto bene: Mario Rossari. Ci siamo conosciuti in occasione delle elezioni del 2011, lui era un vecchio comunista convinto di quelli che compravano l'Unità tutti i giorni (ma quella di una volta non quella di adesso..). Lui era un po' più anziano e arrivavamo da due storie politiche molto diverse. Però nel 2011 mi fu vicino fin dall'inizio dell'avventura, prima con i suoi consigli, poi con la sua felicità per il risultato e poi venendomi a trovare in Comune per un saluto. Mi ha sempre colpito la sua linearità e la fede incrollabile nelle sue convinzioni. Mi mancherà. Ciao Mario”. S’impegnò per anni al Quartiere Sacro Cuore. Il funerale si terrà lunedì 11 luglio, alle 10,30, in forma laica, nella saletta dell’ex CdQ, in piazza Sacro Cuore. Lascia la moglie Liliana, la figlia Ornella, il genero Gianmario e i nipoti Valerio ed Edoardo. Monica Curino

NOVARA, E’ morto nella notte di giovedì Mario Rossari, 88 anni, a lungo delegato della Fiom (Federazione impiegati operai metallurgici), per ben 40 anni, tesserato del Pci dal 1971 e poi del Pd. Una figura storica della sinistra novarese, un uomo che si è sempre impegnato, in primis per la sua città e, quindi, per il suo partito (nella foto, scattata dal genero un 25 Aprile di qualche anno fa, Rossari è sulla sinistra e si trova insieme al capitano Enrico Massara, simbolo della Resistenza novarese e fondatore dell’Istituto storico della Resistenza).Alla cerimonia del 25 Aprile, come ricordato dall’ex assessore e ora consigliera comunale Sara Paladini su Facebook, era sempre presente. Sempre con l’Unità sotto al braccio. “… orgoglioso e fiero – scrive Paladini nel suo ricordo – Ti guardava con i suoi occhi luminosi e intensi e ti portava nella sua storia, dalla Resistenza alle lotte in fabbrica (in molti lo ricordano alla storica Scotti&Brioschi, diventata negli anni Cge, ndr), fino al dovere di continuare a crederci oggi. Ebbene oggi siamo tutti un po’ più soli perché lui non c’è più. Ciao Mario. Grazie”. A ricordarlo anche l’ex sindaco Andrea Ballarè: “Oggi è mancata una persona a cui ho voluto bene: Mario Rossari. Ci siamo conosciuti in occasione delle elezioni del 2011, lui era un vecchio comunista convinto di quelli che compravano l'Unità tutti i giorni (ma quella di una volta non quella di adesso..). Lui era un po' più anziano e arrivavamo da due storie politiche molto diverse. Però nel 2011 mi fu vicino fin dall'inizio dell'avventura, prima con i suoi consigli, poi con la sua felicità per il risultato e poi venendomi a trovare in Comune per un saluto. Mi ha sempre colpito la sua linearità e la fede incrollabile nelle sue convinzioni. Mi mancherà. Ciao Mario”. S’impegnò per anni al Quartiere Sacro Cuore. Il funerale si terrà lunedì 11 luglio, alle 10,30, in forma laica, nella saletta dell’ex CdQ, in piazza Sacro Cuore. Lascia la moglie Liliana, la figlia Ornella, il genero Gianmario e i nipoti Valerio ed Edoardo. Monica Curino