Morte sul lavoro a Massino, la Cgil e la Uil: "Possibile che accada ancora nel 2025?"
I sindacati riflettono sulle condizioni di sicurezza garantite nei cantieri edili

La Cgil e la Uil intervengono e commentano il caso della morte dell'operaio Giacomo Maimonte, avvenuta nel cantiere di Massino Visconti lunedì 10 febbraio.
Il sindacato commenta con parole amare l'incidente a Massino Visconti
E' con un comunicato ufficiale che la Cgil di Novara e Vco e la Feneal Uil hanno voluto commentare la notizia dell'incidente sul lavoro costato la vita a Giacomo Maimonte, l'uomo morto a 54 anni lo scorso 10 febbraio nel cantiere di via Ronchetti a Massino Visconti. "Un operaio edile viene coinvolto in un incidente mortale mentre sta manovrando una piccola ruspa. Dai fatti riportati si evincono i soliti problemi e le solite mancanze: come sindacato ci chiediamo come nel 2025 si possa ancora morire durante una normale operazione con un mezzo che “dovrebbe” essere sicuro".
"Siamo fiduciosi negli organi ispettivi"
"Ci chiediamo - prosegue il comunicato - se tutto quello che doveva essere fatto sia stato messo in atto: formazione specifica, valutazione dei rischi e formazione corretta; speriamo che non sia l’ennesimo caso in cui la valutazione di eventuali rischi sia stata lasciata alla fortuna perchè troppo spesso ci imbattiamo in situazioni di questo tipo; siamo pienamente fiduciosi nel lavoro che gli organi ispettivi faranno".
La riflessione sulla sicurezza nel settore edile
Infine i sindacati riflettono sul quadro generale. "Il settore edile è troppo pericoloso - scrivono Cgil e Uil - la catena dei subappalti a cascata, sempre più spesso porta a situazioni di questo tipo, chiediamo con forza che si intervenga sulla normativa, chi appalta deve essere più attento e una legislazione più severa può solo contribuire a evitare situazioni come questa. Un pensiero ai cari del lavoratore, ci stringiamo in un abbraccio e ci mettiamo a disposizione per ogni necessità".