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«Mi sbatteva la testa contro il muro»

Una storia drammatica, dai toni forti che vede vittima una donna 50enne, residente nel nostro territorio che ha subìto violenza per 14 anni all’interno del proprio nucleo familiare.
«Mi chiamo X e sono sposata da 20 anni; da dopo il matrimonio mio marito ha iniziato a cambiare e si è dimostrato una persona irriconoscibile. Non ci ho dato particolarmente peso e ho continuato a vivere la mia storia; eravamo sempre insieme, lavoravamo nella stessa azienda e condividevamo la passione per i viaggi. Incominciò a proibirmi di vedere i miei genitori ai quali ero legatissima e questo proseguì fino alla loro morte».
La sua gelosia divenne sempre più morbosa «e mi vietò di uscire di casa senza la sua presenza, non potevo nemmeno uscire per fare la spesa doveva decidere lui quando si doveva andare e cosa acquistare. Mi vedeva troppo magra quindi iniziò a farmi mangiare in continuazione e sono arrivata a pesare 30 kg in più rispetto al mio peso attuale. Capivo che c’era qualcosa che non andava ma “mandavo sempre giù” e continuavo a dire che era l’uomo della mia vita».
La violenza verbale aumentava sempre più «e a poco arrivò anche quella fisica: mi picchiava sbattendomi la testa contro il muro e mi obbligava ad avere rapporti sessuali tutti i giorni per ore ed ore. Se mi ribellavo mi picchiava e io dovevo stare zitta; tutto questo è andato avanti per tutti i 14 anni della nostra relazione».
cl.br.
«Mi chiamo X e sono sposata da 20 anni; da dopo il matrimonio mio marito ha iniziato a cambiare e si è dimostrato una persona irriconoscibile. Non ci ho dato particolarmente peso e ho continuato a vivere la mia storia; eravamo sempre insieme, lavoravamo nella stessa azienda e condividevamo la passione per i viaggi. Incominciò a proibirmi di vedere i miei genitori ai quali ero legatissima e questo proseguì fino alla loro morte».
La sua gelosia divenne sempre più morbosa «e mi vietò di uscire di casa senza la sua presenza, non potevo nemmeno uscire per fare la spesa doveva decidere lui quando si doveva andare e cosa acquistare. Mi vedeva troppo magra quindi iniziò a farmi mangiare in continuazione e sono arrivata a pesare 30 kg in più rispetto al mio peso attuale. Capivo che c’era qualcosa che non andava ma “mandavo sempre giù” e continuavo a dire che era l’uomo della mia vita».
La violenza verbale aumentava sempre più «e a poco arrivò anche quella fisica: mi picchiava sbattendomi la testa contro il muro e mi obbligava ad avere rapporti sessuali tutti i giorni per ore ed ore. Se mi ribellavo mi picchiava e io dovevo stare zitta; tutto questo è andato avanti per tutti i 14 anni della nostra relazione».
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Una storia drammatica, dai toni forti che vede vittima una donna 50enne, residente nel nostro territorio che ha subìto violenza per 14 anni all’interno del proprio nucleo familiare.
«Mi chiamo X e sono sposata da 20 anni; da dopo il matrimonio mio marito ha iniziato a cambiare e si è dimostrato una persona irriconoscibile. Non ci ho dato particolarmente peso e ho continuato a vivere la mia storia; eravamo sempre insieme, lavoravamo nella stessa azienda e condividevamo la passione per i viaggi. Incominciò a proibirmi di vedere i miei genitori ai quali ero legatissima e questo proseguì fino alla loro morte».
La sua gelosia divenne sempre più morbosa «e mi vietò di uscire di casa senza la sua presenza, non potevo nemmeno uscire per fare la spesa doveva decidere lui quando si doveva andare e cosa acquistare. Mi vedeva troppo magra quindi iniziò a farmi mangiare in continuazione e sono arrivata a pesare 30 kg in più rispetto al mio peso attuale. Capivo che c’era qualcosa che non andava ma “mandavo sempre giù” e continuavo a dire che era l’uomo della mia vita».
La violenza verbale aumentava sempre più «e a poco arrivò anche quella fisica: mi picchiava sbattendomi la testa contro il muro e mi obbligava ad avere rapporti sessuali tutti i giorni per ore ed ore. Se mi ribellavo mi picchiava e io dovevo stare zitta; tutto questo è andato avanti per tutti i 14 anni della nostra relazione».
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«Mi chiamo X e sono sposata da 20 anni; da dopo il matrimonio mio marito ha iniziato a cambiare e si è dimostrato una persona irriconoscibile. Non ci ho dato particolarmente peso e ho continuato a vivere la mia storia; eravamo sempre insieme, lavoravamo nella stessa azienda e condividevamo la passione per i viaggi. Incominciò a proibirmi di vedere i miei genitori ai quali ero legatissima e questo proseguì fino alla loro morte».
La sua gelosia divenne sempre più morbosa «e mi vietò di uscire di casa senza la sua presenza, non potevo nemmeno uscire per fare la spesa doveva decidere lui quando si doveva andare e cosa acquistare. Mi vedeva troppo magra quindi iniziò a farmi mangiare in continuazione e sono arrivata a pesare 30 kg in più rispetto al mio peso attuale. Capivo che c’era qualcosa che non andava ma “mandavo sempre giù” e continuavo a dire che era l’uomo della mia vita».
La violenza verbale aumentava sempre più «e a poco arrivò anche quella fisica: mi picchiava sbattendomi la testa contro il muro e mi obbligava ad avere rapporti sessuali tutti i giorni per ore ed ore. Se mi ribellavo mi picchiava e io dovevo stare zitta; tutto questo è andato avanti per tutti i 14 anni della nostra relazione».
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