Meningite, nessun caso in Piemonte

Ha destato molta preoccupazione anche fra le famiglie dei numerosi ragazzi piemontesi che hanno partecipato alla Giornata mondiale della Gioventù a Cracovia, la notizia della morte per meningite di una ragazza di Roma di ritorno dalla Polonia. Molti si sono rivolti ai propri medici e agli ospedali per avere informazioni circa la necessità di di ricorrere alla profilassi antibiotica.
A tal proposito l’Assessorato regionale alla Sanità, settore Prevenzione, precisa che
la profilassi è raccomandata solo per coloro che hanno avuto contatti diretti e prolungati con la giovane ragazza deceduta, come nei casi di chi ha viaggiato sullo stesso pullman, ha dormito nella stessa camera, ha pranzato a fianco sullo stesso tavolo, ha avuto contatti ravvicinati con la persona deceduta.
Per tutti gli altri, che hanno partecipato all’evento di Cracovia, si raccomanda di rivolgersi subito al medico curante o, nei casi più gravi, direttamente al pronto soccorso dell’ospedale soltanto se avvertono sintomi associati di mal di testa, rigidità del collo, febbre alta, disturbi di vista.
Nel frattempo, il Ministero della Salute sta valutando con maggiore dettaglio la distribuzione territoriale delle persone che hanno partecipato all’evento, l’esposizione al rischio di meningite di particolari gruppi di partecipanti e l’eventuale condivisione di fattori di rischio tra i diversi gruppi. A breve saranno fornite indicazioni operative più precise.
I Servizi di Igiene e Sanità Pubblica delle Asl del Piemonte, il Servizio regionale di sorveglianza, prevenzione e controllo delle Malattie Infettive (SeReMi) e le rete infettivologica sono stati allertati: se sarà necessario, sono in grado di operare con tempestività e rigore scientifico nel rispetto di protocolli regionali di provata efficacia.
v.s.
Ha destato molta preoccupazione anche fra le famiglie dei numerosi ragazzi piemontesi che hanno partecipato alla Giornata mondiale della Gioventù a Cracovia, la notizia della morte per meningite di una ragazza di Roma di ritorno dalla Polonia. Molti si sono rivolti ai propri medici e agli ospedali per avere informazioni circa la necessità di di ricorrere alla profilassi antibiotica.
A tal proposito l’Assessorato regionale alla Sanità, settore Prevenzione, precisa che
la profilassi è raccomandata solo per coloro che hanno avuto contatti diretti e prolungati con la giovane ragazza deceduta, come nei casi di chi ha viaggiato sullo stesso pullman, ha dormito nella stessa camera, ha pranzato a fianco sullo stesso tavolo, ha avuto contatti ravvicinati con la persona deceduta.
Per tutti gli altri, che hanno partecipato all’evento di Cracovia, si raccomanda di rivolgersi subito al medico curante o, nei casi più gravi, direttamente al pronto soccorso dell’ospedale soltanto se avvertono sintomi associati di mal di testa, rigidità del collo, febbre alta, disturbi di vista.
Nel frattempo, il Ministero della Salute sta valutando con maggiore dettaglio la distribuzione territoriale delle persone che hanno partecipato all’evento, l’esposizione al rischio di meningite di particolari gruppi di partecipanti e l’eventuale condivisione di fattori di rischio tra i diversi gruppi. A breve saranno fornite indicazioni operative più precise.
I Servizi di Igiene e Sanità Pubblica delle Asl del Piemonte, il Servizio regionale di sorveglianza, prevenzione e controllo delle Malattie Infettive (SeReMi) e le rete infettivologica sono stati allertati: se sarà necessario, sono in grado di operare con tempestività e rigore scientifico nel rispetto di protocolli regionali di provata efficacia.
v.s.