Match di calcio a 5 con rissa finale: un universitario in ospedale

Match di calcio a 5 con rissa finale: un universitario in ospedale
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NOVARA – Violenze in campo nel campionato regionale calcio a 5 serie D girone C. Un episodio che ha visto anche l’arrivo di Polizia e Carabinieri e che è avvenuto lunedì sera primo febbraio a Vercelli.
Impegnate nell’incontro Città di Vercelli e Cus Piemonte Orientale (la realtà sportiva dell’università tripolare, Novara, Vercelli e Alessandria). Il Cuspo è intervenuto sull’argomento con una nota stampa, prendendo le distanze dall’accaduto. La partita è stata sospesa sul risultato di 4 a 1.

NOVARA – Violenze in campo nel campionato regionale calcio a 5 serie D girone C. Un episodio che ha visto anche l’arrivo di Polizia e Carabinieri e che è avvenuto lunedì sera primo febbraio a Vercelli.
Impegnate nell’incontro Città di Vercelli e Cus Piemonte Orientale (la realtà sportiva dell’università tripolare, Novara, Vercelli e Alessandria). Il Cuspo è intervenuto sull’argomento con una nota stampa, prendendo le distanze dall’accaduto. La partita è stata sospesa sul risultato di 4 a 1.
Il Cuspo prende nettamente le distanze dagli episodi violenti che hanno caratterizzato la partita di calcio a 5 giocata lunedì sera in casa del Città di Vercelli, nella palestra dell’istituto Sacro Cuore. La partita è stata sospesa sul punteggio di 4-1 per i padroni di casa: “I nostri giocatori hanno contestato l’arbitro per una serie di errori ed imprecisioni che hanno segnato l’andamento della gara – spiega in una nota la presidente del Cus, Alice Cometti Una contestazione verbale accesa che è poi degenerata con episodi davvero spiacevoli, lontani dai valori e dall’etica dello sport che portiamo avanti come priorità assoluta della nostra associazione sportiva”. A fine gara un giocatore del Cuspo è stato aggredito con un cazzotto da due giocatori vercellesi: accompagnato in ospedale in ambulanza avrà cinque giorni di prognosi. Le tensioni tra i giocatori e nei confronti dell’arbitro avvenute in gara si sono poi estese anche al pubblico, complessivamente erano presenti un centinaio di spettatori: un tifoso dalla tribuna avrebbe tirato un ceffone all’arbitro, innescando momenti di tensione che hanno portato altri tifosi a chiamare Polizia e Carabinieri per cercare di riportare la situazione sotto controllo. “Quello che è avvenuto è inaccettabile – precisa Cometti – Il Cuspo certamente prenderà provvedimenti nei confronti dei propri giocatori che hanno avuto un comportamento sopra le righe, ma occorre far presente che il regolamento impone alla squadra ospitante il controllo del pubblico. Mi è spiaciuto molto, a poche ore dalla gara, leggere le dichiarazioni del presidente del Città di Vercelli, che ha accusato i nostri giocatori di essere stati protagonisti dei disordini. Ognuno si assuma le proprie responsabilità: i fatti parlano di un nostro giocatore con cinque giorni di prognosi per essere stato picchiato, le polemiche e le strumentalizzazioni non appartengono all’etica e ai valori sportivi, che sono l’obiettivo a cui tutte le squadre, a maggior ragione in un campionato ‘minore’, dovrebbero aspirare”.
mo.c.

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