Massacra l'anziana zia, la cosparge di alcol e le dà fuoco

Arrestato dai carabinieri

Massacra l'anziana zia, la cosparge di alcol e le dà fuoco
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Arrestato dai carabinieri

Nella serata di ieri i Carabinieri di Novara hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari su richiesta della Procura della Repubblica nei confronti di un 34enne, con precedenti penali, residente a Cerano.

L’accusa per la quale i Carabinieri hanno condotto in carcere l’arrestato è gravissima: lesioni personali pluriaggravate, commesse con arma e con abuso di relazioni domestiche e di coabitazione.

La vicenda ha inizio il 17 giugno 2016: al pronto soccorso dell’ospedale di Novara giungeva in ambulanza un’anziana che presentava una serie di lesioni da taglio e numerose bruciature (ustioni di primo e secondo grado) su varie parti del corpo: ricoverata in codice rosso ed in pericolo di vita, l’anziana era disorientata e non riusciva a dare spiegazioni su cosa le fosse accaduto. A richiedere l’intervento dei sanitari, poco prima, erano stati i Carabinieri della Stazione di Trecate che l’avevano individuata in strada, completamente nuda ed in stato confusionale, in zona poco distante alla sua abitazione.

Il quadro clinico, a seguito dei vari accertamenti effettuati, si delineava di estrema gravità e comprendeva lesioni alla colonna vertebrale. I giorni di prognosi, complessivamente indicati dai sanitari di diverse strutture ospedaliere che curavano la malcapitata erano pari a 135. Uno dei medici che per primo la visitò ebbe la sensazione di trovarsi di fronte ad una donna massacrata.

Le indagini muovevano dalle iniziali dichiarazioni rese da una familiare della vittima che riferiva di aver appreso dalla stessa, che a ridurla in quello stato era stato il nipote che, in preda ad uno stato di ubriachezza, l’aveva dapprima messa all’interno di una vasca da bagno e poi, dopo averla cosparsa di alcol, le aveva dato fuoco.

Le ragioni di tali comportamenti attuati dal nipote nei confronti dell’anziana zia erano riconducibili allo stato di tossicodipendenza dell’arrestato che, forte di una delega al ritiro della pensione della parente, si impossessava di tutto il denaro dell’anziana.

Le indagini si soffermavano anche su tale aspetto della vicenda che vede indagata, insieme all’arrestato, anche la moglie, 26 enne, operaia incensurata: ad entrambi viene contestata l’appropriazione indebita della pensione.

L’anziana è attualmente assistita da servizi sociali presso idonea struttura.

L’arrestato è stato associato presso la casa circondariale di Novara.

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