Legambiente: “No all’apertura alla caccia a 15 nuove specie protette”
Ecco quali sono

Legambiente: “No all’apertura alla caccia a 15 nuove specie protette”.
Legambiente
“Si stralcino dal DDL 83/2020 ‘Disposizioni collegate alla legge di stabilità regionale 2020’ tutti gli articoli che regolano la caccia e siano rinviati ad un esame approfondito da condurre solo al termine dell’emergenza attuale. Non è comprensibile l’apertura della caccia a specie a rischio”
Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta ha depositato le proprie osservazioni al DDL 83/2020 “Disposizioni collegate alla legge di stabilità regionale 2020”. Oggetto di revisione sia il Capo 2 “Disposizioni in materia di attività estrattive”, che il Capo 3 “Disposizioni in materia di agricoltura e caccia” (il testo completo delle osservazioni è scaricabile al link http://serviziweb.csi.it/
Le specie
Il DDL prevede, fra l’altro: l’abrogazione del divieto di caccia per quindici specie ad oggi protette (fischione, canapiglia, mestolone, codone, marzaiola, folaga, porciglione, frullino, pavoncella, combattente, moriglione, allodola, merlo, pernice bianca, lepre variabile); la deroga al divieto d’inserimento di fauna selvatica “pronta caccia”; il via libera al nomadismo venatorio, inserendo la possibilità per un cacciatore di cacciare non solo nell’ATC in cui ha fissato la propria dimora venatoria, ma potenzialmente in tutti gli ATC regionali; il via libera alla caccia notturna al cinghiale; il ridimensionamento dell’utilizzo di capi d’abbigliamento ad alta visibilità.
Norme per le quali Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta chiede uno stralcio ed un rinvio a nuova discussione una volta fuori dall’attuale stato emergenziale o, in subordine, la cancellazione.