Le polemiche della minoranza di Oleggio dopo il furto al museo

Il botta e risposta tra opposizione e maggioranza sui social.

Le polemiche della minoranza di Oleggio dopo il furto al museo
Dopo il furto al museo di Oleggio dell’altra notte le polemiche della minoranza consiliare.

Furto al museo le polemiche della minoranza

“La scorsa notte si è verificato un increscioso furto al museo – scrive sui social Andrea Apicella, consigliere di minoranza di Oleggio – I malviventi hanno scassinato la vetrina dell’oro, portando via tutti i preziosi donati nel tempo dagli oleggesi, collane d’oro, di granate, di coralli e pietre dure, orecchini, monili, fermagli e tutto ciò che han potuto.  Gesto da condannare fermamente ancor più per il valore storico-affettivo che per l’intrinseco valore economico . Ci si chiede però perché, nonostante i ripetuti solleciti, l’amministrazione comunale non abbia dotato il museo di un impianto d’allarme e di video sorveglianza interni funzionanti (piacciono solo le telecamere visibili in piazza).  Prima di impegnarsi nelle grandi opere serve occuparsi dell’ordinaria manutenzione e di preservare ciò che già esiste. Questione di priorità e di scelte politiche… sbagliate! Ma si sa: un’impianto d’allarme non ha quella visibilità che piace tanto ai nostri amministratori”.

La replica alle polemiche dell’opposizione dell’assessore Andrea Baldassini

“Spiace altresì che la minoranza – ha risposto l’assessore Baldassini direttamente ad Apicella – nella persona del consigliere Andrea Apicella, utilizzi questo episodio, unico fino ad oggi, a fini politici e polemici raccontando una verità, la loro, che come sempre contiene inesattezza e puerili bugie al solo fine di screditare e gettare ombre su una realtà alla quale l’amministrazione ed i volontari hanno sempre dedicato tutte le risorse disponibili. Spiace leggere talune dichiarazioni, da parte di chi, in maniera palese, dimostra di non conosce la realtà museale e attribuisce il furto alla mancanza di un sistema di antifurto. Spiace perché è una bugia! Il museo ha sia un sistema di allarme collegato alla centrale dei carabinieri sia due distinti sistemi di videosorveglianza con telecamere e sistemi di registrazione. Telecamere che interessano prevalentemente il piano terreno e le vie di accesso, porte e finestre ad un’altezza tale da consentire un accesso indebito. Data invece l’altezza dell’edificio, il primo piano, ha solamente una telecamera all’ingresso della galleria in quanto tutte le finestre e la porta finestra sono a strapiombo sulla vallata. Inoltre sono presenti numerose telecamere esterne sulla piazza del museo e su quella della chiesa che si spera abbiano ripreso la fuga dei ladri”.