Incidente

Lacrime per Amodio, morto nello schianto in A4: Novara era diventata la sua casa

Lucano, 38 anni, è morto sul colpo, come gli amici Mario Paglino e Gianni Grossi, noti designer novaresi; la moglie è ricoverata in gravi condizioni

Lacrime per Amodio, morto nello schianto in A4: Novara era diventata la sua casa
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Si era trasferito a Novara oltre dieci anni fa, e l’aveva scelta come casa. Valerio Amodio Giurni, 38 anni, originario della provincia di Potenza, è una delle quattro vittime del terribile incidente avvenuto domenica 27 luglio sull’autostrada A4, nel tratto tra Novara Est e Marcallo Mesero.

Lacrime per Amodio, morto nello schianto in A4

Amodio Giurni viaggiava con la moglie, Silvia, 37 anni, architetta, unica sopravvissuta e ora ricoverata in gravi condizioni all’ospedale Niguarda di Milano con fratture multiple: è stata operata ma i medici non hanno ancora sciolto la prognosi.

In auto con loro gli amici Mario Paglino e Gianni Grossi, i noti designer novaresi, purtroppo morti nell'impatto proprio come Amodio.

Lo scontro è stato causato da un’auto contromano, guidata da Egidio Ceriani, un ottantenne residente a Magenta e al quale era stata rinnovata la patente un paio di anni fa. Anche l'anziano è morto sul colpo.

Un legame forte con Novara

Giurni lavorava al Banco BPM di Novara, dove si occupava di contabilità e monitoraggio gestionale. Laureato con lode a Siena, aveva poi proseguito gli studi a Verona con un corso di perfezionamento in diritto bancario. Serio, riservato, affidabile, negli anni si era costruito una solida reputazione professionale e un’esistenza serena, fatta di relazioni autentiche e affetti profondi.

A Novara aveva messo radici. E anche sui suoi profili social non mancava occasione per celebrare la bellezza della città che lo aveva accolto: tra le immagini pubblicate spiccano scatti della Cupola di San Gaudenzio, tramonti novaresi e scorci urbani .

Il matrimonio nel 2023

Il 19 agosto del 2023 aveva sposato Silvia, la compagna di una vita, in una cerimonia civile che aveva emozionato amici e parenti e che aveva visto nel ruolo di celebranti proprio Mario e Gianni, loro carissimi amici nonché vicini di casa nel capoluogo novarese.

Un dolore che unisce due comunità

La notizia della sua scomparsa ha colpito profondamente sia Novara, dove viveva e lavorava, sia il suo paese di origine, Tito (Potenza), dove risiedono ancora diversi familiari. In entrambe le comunità, il ricordo di Valerio è quello di un giovane uomo gentile, garbato, disponibile, capace di coltivare relazioni sincere.

A Novara aveva trovato una seconda casa, condivisa con la donna che amava e con la quale aveva tanti progetti e sogni ancora da realizzare.

Ora tutti i pensieri e le preghiere sono proprio per lei, la sua amata compagna di vita, unica sopravvissuta a una tragedia che non avrebbe dovuto mai consumarsi.