La Shell incontra la Provincia di Novara

NOVARA - Incontro nel primo pomeriggio di mercoledì 8 marzo tra il presidente della Provincia di Novara Matteo Besozzi e alcuni responsabili della Shell, la compagnia petrolifera che ha intenzione di esercitare il permesso di ricerca di idrocarburi di cui è titolare dal 2015 in una vasta zona tra Piemonte e Lombardia. Si tratta di oltre 400 km2 che toccano le province di Novara, Vercelli, Varese e Biella, un territorio che nel suo complesso è denominato “Cascina Alberto”. Per quanto riguarda la provincia di Novara sono compresi ad esempio i Comuni di Sizzano, Ghemme, Borgomanero, Castelletto Ticino, Varallo Pombia. I rappresentanti italiani della multinazionale fin dall’annuncio del progetto a metà febbraio hanno espresso l’intenzione di coinvolgere i territori con una campagna informativa e di confronto con tutti i Comuni interessati. Cosa che è iniziata in questi giorni appunto con l’incontro a Palazzo Natta: “Ci hanno spiegato – dice Besozzi – come si dovrebbe svolgere l’attività di indagine, ovvero attraverso microsonde nel terreno. Dopo di noi incontreranno i sindaci dei Comuni interessati: una volta che sarà noto il sentimento dei primi cittadini al riguardo, prenderemo le nostre decisioni che comunque non si potranno discostare di molto da quelle già prese riguardo al progetto di Eni a Carpignano”. “Abbiamo fatto presente ai rappresentanti di Shell – aggiunge il presidente della Provincia – che nel nostro territorio puntiamo molto alla valorizzazione e promozione delle bellezze naturali e alle attrattive enogastronomiche e questo non si sposa con l’installazione di impianti di trivellazione per l’estrazione degli idrocarburi. Inoltre abbiamo anche sottolineato che la direzione che noi auspichiamo in merito alle fonti di energia è quella di sfruttare risorse “pulite” e alternative ai combustibili fossili. Detto tutto ciò apprezziamo comunque molto l’approccio di dialogo che sta adottando Shell per presentare il suo progetto”.
Valentina Sarmenghi
NOVARA - Incontro nel primo pomeriggio di mercoledì 8 marzo tra il presidente della Provincia di Novara Matteo Besozzi e alcuni responsabili della Shell, la compagnia petrolifera che ha intenzione di esercitare il permesso di ricerca di idrocarburi di cui è titolare dal 2015 in una vasta zona tra Piemonte e Lombardia. Si tratta di oltre 400 km2 che toccano le province di Novara, Vercelli, Varese e Biella, un territorio che nel suo complesso è denominato “Cascina Alberto”. Per quanto riguarda la provincia di Novara sono compresi ad esempio i Comuni di Sizzano, Ghemme, Borgomanero, Castelletto Ticino, Varallo Pombia. I rappresentanti italiani della multinazionale fin dall’annuncio del progetto a metà febbraio hanno espresso l’intenzione di coinvolgere i territori con una campagna informativa e di confronto con tutti i Comuni interessati. Cosa che è iniziata in questi giorni appunto con l’incontro a Palazzo Natta: “Ci hanno spiegato – dice Besozzi – come si dovrebbe svolgere l’attività di indagine, ovvero attraverso microsonde nel terreno. Dopo di noi incontreranno i sindaci dei Comuni interessati: una volta che sarà noto il sentimento dei primi cittadini al riguardo, prenderemo le nostre decisioni che comunque non si potranno discostare di molto da quelle già prese riguardo al progetto di Eni a Carpignano”. “Abbiamo fatto presente ai rappresentanti di Shell – aggiunge il presidente della Provincia – che nel nostro territorio puntiamo molto alla valorizzazione e promozione delle bellezze naturali e alle attrattive enogastronomiche e questo non si sposa con l’installazione di impianti di trivellazione per l’estrazione degli idrocarburi. Inoltre abbiamo anche sottolineato che la direzione che noi auspichiamo in merito alle fonti di energia è quella di sfruttare risorse “pulite” e alternative ai combustibili fossili. Detto tutto ciò apprezziamo comunque molto l’approccio di dialogo che sta adottando Shell per presentare il suo progetto”.
Valentina Sarmenghi