La Polizia di Novara rintraccia bimba di 14 mesi scomparsa: era positiva alla cocaina
Il padre l’aveva portata via alla madre e consegnata a una donna pregiudicata e tossicodipendente residente in provincia
Nella giornata del 17 aprile la Polizia di Stato di Novara ha indagato tre persone per maltrattamenti in famiglia, abbandono di minore e lesioni personali commessi in danno di una bambina di 14 mesi.
I fatti
Nei mesi scorsi, una donna italiana aveva denunciato di aver intrapreso una relazione sentimentale con un uomo, straniero, irregolare sul territorio nazionale e del quale conosceva solo il soprannome, che, in seguito a ripetuti maltrattamenti, l'avrebbe costretta a portare a termine una gravidanza in modo tale da poter richiedere il permesso di soggiorno legato alla nascita del figlio. La relazione è continuata per alcuni mesi dopo il parto, fino a quando l'uomo ha preso con sé la bambina ed ha fatto perdere le proprie tracce.
La Squadra Mobile di Novara, sezione reati contro la persona, ha immediatamente avviato le indagini riuscendo ad identificare lo straniero che risultava essere anche senza fissa dimora e gravato da numerosi precedenti di polizia per reati contro la persona, il patrimonio, gli stupefacenti e possesso di armi clandestine. Dopo mesi di continue ricerche, l’uomo veniva rintracciato all’interno di un locale notturno e, dopo iniziali resistenze, confessava agli investigatori di aver affidato la bambina ad una donna pregiudicata e tossicodipendente residente in provincia.
Gli agenti a quel punto riuscivano a individuare l’esatta ubicazione in cui si trovava la minore e, una volta fatto accesso all’interno dell’abitazione, riuscivano a trovare la bambina, costretta a vivere in condizioni di abbandono e di scarsa igiene, motivo per cui veniva trasportata presso l'Ospedale Maggiore di Novara.
Considerato il contesto in cui viveva la bambina, gli agenti richiedevano di sottoporre la minore ad un accertamento tossicologico che dava esito positivo in quanto veniva riscontrata la presenza di Cocaina.
Valutata quindi la gravità della situazione e le conseguenze che sarebbero potute accadere se la bambina avesse continuato a vivere in quelle condizioni, si decideva di affidare la minore ad una struttura protetta mentre entrambi i genitori e la donna alla quale era stata affidata sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Novara.
E’ stata informata altresì la Procura per i Minorenni di Torino che, richiesta la convalida del provvedimento di urgenza, si è immediatamente attivata, chiedendo l’apertura di procedura di adottabilità della piccola, per garantirle finalmente un contesto di vita adeguato.
Il video con il racconto del Commissario Capo Cesare Palenzona - Dirigente Squadra Mobile della Questura di Novara