Ispra: è pronto il nuovo deposito per le scorie nucleari

Sarà il secondo deposito nell'unione europea, servirà all'Euratom

Ispra: è pronto il nuovo deposito per le scorie nucleari
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Sarà il secondo deposito nell'unione europea, servirà all'Euratom

Sulle sponde del Lago Maggiore presto entrerà in funzione un deposito di stoccaggio per le scorie nucleari dell'Euratom. Il centro europeo di ricerca con sede a Ispra a breve batezzerà Area41, in sigla Isf, (Interim Storage Facility).

Il deposito è già pronto, e potrebbe essere riempito già subito con oltre 10mila metri cubi di residui radioattivi, ma è in attesa di tutte le documentazioni necessarie a livello burocratico per poter entrare in attività. La struttura arriva a sostegno di un altro magazzino di stoccaggio delle scorie radioattive, che a Ispra è stato costruito a qualche centinaio di metri da Area41. La struttura in cui ha sede l'Euratom è stata costruita nel 1957, ed è da allora che vengono prodotti rifiuti radioattivi, da quando Cnrn (poi Cnen poi Enea) costruirono il primo reattore atomico europeo, il Fermi Ispra 1 copia conforme del Chicago Pile 1 costruito da Enrico Fermi. Poi il centro ricerche fu ceduto all’Euratom e l’Europa vi costruì un secondo reattore nucleare, l'Essor.

Ora si ha necessità di un nuovo spazio per lo stoccaggio, e sarà all'avanguardia: i rifiuti atomici, dopo essere condizionati e preparati, saranno stoccati in fusti d'acciaio, immersi nel cemento, racchiuso in casse d’acciaio immerse a loro volta in cemento blindato nell’acciaio.

Ma a settembre e ottobre l'enorme magazzino blindato ospiterà un'esposizione artistica curata e voluta dalla stessa istituzione europea. E' stata proprio l'Unione europea, tramite la sua commissione e il Joint research centre, a invitare alcuni artisti a usare per le proprie creazioni proprio i fusti in cui saranno racchiuse le scorie.

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