Investì un’anziana, uccidendola: il pm chiede 16 mesi

NOVARA, Un anno e 4 mesi di reclusione. E’ la pena richiesta, in Tribunale a Novara, nei confronti di un 42enne di Cavaglio d’Agogna, a processo per omicidio colposo. L’uomo, difeso dall’avvocato Marco Milan (che ha chiesto l’assoluzione per il suo assistito), stando all’accusa, il 21 novembre 2013, mentre percorreva in auto la strada provinciale 22, conosciuta a Cavaglio anche come via Stazione, aveva investito, uccidendola, Lina Castaldi, 85enne del paese, che camminava a piedi. Tutto era successo nel tardo pomeriggio, in un momento di forte maltempo e di scarsa visibilità. Sul posto erano intervenuti i soccorsi, ma per la donna, che viveva in paese con il fratello, non c’era stato più nulla da fare, come ha riferito in aula, nelle scorse udienze, anche uno dei sanitari. A rilevare il sinistro erano stati i Carabinieri. L’automobilista sin da subito ha spiegato di non aver visto l’anziana, che, stando al suo racconto e anche ad altri elementi emersi dalle indagini, si sarebbe trovata in mezzo alla strada. Quel giorno c’era un temporale molto violento e la strada era scarsamente illuminata. L’udienza è stata aggiornata per la sentenza al 13 luglio.mo.c
NOVARA, Un anno e 4 mesi di reclusione. E’ la pena richiesta, in Tribunale a Novara, nei confronti di un 42enne di Cavaglio d’Agogna, a processo per omicidio colposo. L’uomo, difeso dall’avvocato Marco Milan (che ha chiesto l’assoluzione per il suo assistito), stando all’accusa, il 21 novembre 2013, mentre percorreva in auto la strada provinciale 22, conosciuta a Cavaglio anche come via Stazione, aveva investito, uccidendola, Lina Castaldi, 85enne del paese, che camminava a piedi. Tutto era successo nel tardo pomeriggio, in un momento di forte maltempo e di scarsa visibilità. Sul posto erano intervenuti i soccorsi, ma per la donna, che viveva in paese con il fratello, non c’era stato più nulla da fare, come ha riferito in aula, nelle scorse udienze, anche uno dei sanitari. A rilevare il sinistro erano stati i Carabinieri. L’automobilista sin da subito ha spiegato di non aver visto l’anziana, che, stando al suo racconto e anche ad altri elementi emersi dalle indagini, si sarebbe trovata in mezzo alla strada. Quel giorno c’era un temporale molto violento e la strada era scarsamente illuminata. L’udienza è stata aggiornata per la sentenza al 13 luglio.
mo.c