Inquietanti ritrovamenti al cimitero di Lumellogno

NOVARA, Resti di riti voodoo o di riti propiziatori? Ritrovamenti a dir poco inquietanti emersi sabato al cimitero di Lumellogno, a Novara. A rintracciarli, l’ex presidente del Quartiere, Carlo Migliavacca, che ha subito denunciato l’episodio sui social e ai giornali locali, oltre che alle Forze dell’Ordine (foto Migliavacca e Martignoni). Ha trovato candele spezzate, cesti di vimini contenenti gusci d’uovo, fagioli, mais, foglie “impacchettate” di banano... «Sono tre le situazioni riscontrate, - racconta - ciò significa che il luogo viene periodicamente utilizzato per questi riti che ritengo siano riti voodoo ... Ho chiamato immediatamente la Polizia che è intervenuta con una pattuglia e, verificata la realtà dei fatti, si è attivata per le relative indagini». La medesima ipotesi di lettura la fornisce Elia Impaloni, presidente dell’associazione Liberazione e Speranza: «Quando ho mostrato le foto alla mediatrice culturale che collabora con l’associazione, ha riconosciuto in quegli oggetti i segni delle cerimonie voodoo che vengono praticate, soprattutto in Nigeria, per obbligare le ragazze vittime della tratta a prostituirsi, minacciando i loro familiari. Non abbiamo la certezza che si tratti proprio di quello, ma se così fosse sarebbe davvero un segnale inquietante. Significherebbe che questi riti di iniziazione stanno cominciando ad essere praticati anche qui da noi». Sempre all’ambito della prostituzione, ma ad altro tipo di riti, pensa invece Giovanni Ristuccia, presidente dell’associazione Sos Antiplagio: «Non essendoci traccia di viscere o resti animali - dice - sono più propenso a credere che non sia voodoo, ma si tratti di riti propiziatori di origine afro-brasiliana, sempre legati al mondo della prostituzione e dei viados. Magari costretti dagli sfruttatori a praticarli per avere più clienti, e dunque procacciare loro più denaro, dunque riti propiziatori».l.c./mo.c.
Per sapere di più leggi il Corriere di Novara in edicola
NOVARA, Resti di riti voodoo o di riti propiziatori? Ritrovamenti a dir poco inquietanti emersi sabato al cimitero di Lumellogno, a Novara. A rintracciarli, l’ex presidente del Quartiere, Carlo Migliavacca, che ha subito denunciato l’episodio sui social e ai giornali locali, oltre che alle Forze dell’Ordine (foto Migliavacca e Martignoni). Ha trovato candele spezzate, cesti di vimini contenenti gusci d’uovo, fagioli, mais, foglie “impacchettate” di banano... «Sono tre le situazioni riscontrate, - racconta - ciò significa che il luogo viene periodicamente utilizzato per questi riti che ritengo siano riti voodoo ... Ho chiamato immediatamente la Polizia che è intervenuta con una pattuglia e, verificata la realtà dei fatti, si è attivata per le relative indagini». La medesima ipotesi di lettura la fornisce Elia Impaloni, presidente dell’associazione Liberazione e Speranza: «Quando ho mostrato le foto alla mediatrice culturale che collabora con l’associazione, ha riconosciuto in quegli oggetti i segni delle cerimonie voodoo che vengono praticate, soprattutto in Nigeria, per obbligare le ragazze vittime della tratta a prostituirsi, minacciando i loro familiari. Non abbiamo la certezza che si tratti proprio di quello, ma se così fosse sarebbe davvero un segnale inquietante. Significherebbe che questi riti di iniziazione stanno cominciando ad essere praticati anche qui da noi». Sempre all’ambito della prostituzione, ma ad altro tipo di riti, pensa invece Giovanni Ristuccia, presidente dell’associazione Sos Antiplagio: «Non essendoci traccia di viscere o resti animali - dice - sono più propenso a credere che non sia voodoo, ma si tratti di riti propiziatori di origine afro-brasiliana, sempre legati al mondo della prostituzione e dei viados. Magari costretti dagli sfruttatori a praticarli per avere più clienti, e dunque procacciare loro più denaro, dunque riti propiziatori».
l.c./mo.c.
Per sapere di più leggi il Corriere di Novara in edicola