Grave incidente

In autostrada contromano a 82 anni: il mistero di quell'errore mortale

Viveva solo a Magenta, aveva accudito la madre fino alla fine. L’incredulità dei familiari: “Non riusciamo a spiegarci cosa possa essere successo”

In autostrada contromano a 82 anni: il mistero di quell'errore mortale
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Dopo il tragico incidente sulla A4 costato la vita a quattro persone, emergono i primi dettagli sulla figura di Egidio Ceriani, l’82enne alla guida dell’auto contromano.

In autostrada contromano, ecco chi è l'82enne

Domenica mattina, 27 luglio, era uscito come sempre per andare a messa. Nessun segnale, nessun indizio che potesse far presagire la tragedia. E invece, Egidio Ceriani, 82 anni, residente a Magenta, si è ritrovato al centro di uno degli incidenti più gravi degli ultimi mesi: dopo essere entrato in A4 dal casello di Arluno in direzione Milano, ha invertito il senso di marcia e percorso sette chilometri contromano, fino allo schianto frontale che è costato la vita a quattro persone, compreso lui stesso.

Nell’altra auto viaggiavano quattro amici novaresi. A perdere la vita Amodio Giurni, 37 anni, bancario originario di Potenza, e i coniugi Mario Paglino (38) e Giovanni Grossi (52), conosciuti a livello internazionale come "designer delle Barbie". La moglie di Giurni è grave all’ospedale Niguarda di Milano.

Il mistero di una manovra assurda

Sull’accaduto si è subito acceso il dibattito pubblico, anche per via dell’età avanzata del conducente e del fatto che la patente gli fosse stata regolarmente rinnovata due anni fa. Una tragedia che ha riaperto il tema della sicurezza stradale legata agli anziani al volante. Ma nel caso di Egidio Ceriani, la dinamica lascia ancora molte domande aperte.

Secondo indiscrezioni l’82enne non avrebbe dormito da due giorni e si sarebbe parlato anche dell’eventuale assunzione di sonniferi. Ipotesi su cui i familiari restano cauti. La cognata, che vive nella bifamiliare accanto con il marito (fratello della vittima), ha dichiarato ai colleghi di Settegiorni di non essere a conoscenza di questo aspetto e di attendere l’esito dell’autopsia.

“Una persona generosa, non riusciamo a spiegarci cosa sia successo”

I parenti sono sconvolti e increduli. Descrivono Egidio come una persona tranquilla, riservata e generosa. Aveva accudito la madre fino alla fine della sua vita, vivendo con lei nella villetta di via Fratelli di Dio 7 a Magenta, e aveva una passione per la scultura: nel giardino aveva realizzato una statua della Madonna.

«Era una persona buona – spiegano i familiari – e non riusciamo a spiegarci come possa essere accaduto tutto questo. Era uscito per andare a messa ma non è mai tornato. Quando non lo abbiamo visto rientrare, abbiamo subito allertato i carabinieri... ma purtroppo la tragedia era già avvenuta».

Le indagini e le domande aperte

L’inchiesta cercherà ora di ricostruire cosa abbia portato l’anziano a compiere quella manovra pericolosa. Una distrazione? Un malore improvviso? O qualcosa di più complesso?

Intanto, resta il dolore di due comunità, quella novarese e quella magentina, unite nel lutto per una tragedia assurda e ancora difficile da comprendere.