In 4 a processo per violenza di gruppo a una coetanea: in aula sfilano i primi testi

In 4 a processo per violenza di gruppo a una coetanea: in aula sfilano i primi testi
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NOVARA, Primi testi, venerdì mattina in Tribunale a Novara, al processo a porte chiuse a carico di quattro ragazzi, tutti con un’età tra i 21 e i 22 anni, alla sbarra con la pesante accusa di violenza sessuale di gruppo nei confronti di una giovane quasi coetanea novarese. La ragazza si è costituita parte civile.Negli scorsi mesi c’era stata l’udienza preliminare e il relativo rinvio a giudizio. L’episodio risale all’ottobre 2013. In udienza si trovano quattro ragazzi di origine albanese. A difenderli, un collegio di avvocati formato da legali del Foro di Novara, come Giulia Ruggerone, Maria Raciti e Alessandro Brustia, e da un avvocato milanese, Antonio D’Amelio. Ieri mattina sono stati ascoltati i testi del pm. L’udienza è stata quindi aggiornata al 22 dicembre per i testi di parte civile, la mamma e lo zio della giovane. Stando all’accusa i quattro amici avrebbero violentato in auto una giovane che ora ha 20 anni, ricattandola. «O fai sesso con ciascuno di noi oppure te ne torni a casa a piedi. Noi certo non ti portiamo», le avrebbero detto. Un’esperienza che ha provato la giovane, che, per diversi mesi, probabilmente ancora sotto shock, non ha denunciato l’accaduto, non dicendo nulla neanche ai famigliari o agli amici più intimi. Poi, però, il fidanzato, da alcuni atteggiamenti, ha intuito come qualcosa non andasse e ha cercato di capire. Così la storia è uscita.

mo.c.

NOVARA, Primi testi, venerdì mattina in Tribunale a Novara, al processo a porte chiuse a carico di quattro ragazzi, tutti con un’età tra i 21 e i 22 anni, alla sbarra con la pesante accusa di violenza sessuale di gruppo nei confronti di una giovane quasi coetanea novarese. La ragazza si è costituita parte civile.Negli scorsi mesi c’era stata l’udienza preliminare e il relativo rinvio a giudizio. L’episodio risale all’ottobre 2013. In udienza si trovano quattro ragazzi di origine albanese. A difenderli, un collegio di avvocati formato da legali del Foro di Novara, come Giulia Ruggerone, Maria Raciti e Alessandro Brustia, e da un avvocato milanese, Antonio D’Amelio. Ieri mattina sono stati ascoltati i testi del pm. L’udienza è stata quindi aggiornata al 22 dicembre per i testi di parte civile, la mamma e lo zio della giovane. Stando all’accusa i quattro amici avrebbero violentato in auto una giovane che ora ha 20 anni, ricattandola. «O fai sesso con ciascuno di noi oppure te ne torni a casa a piedi. Noi certo non ti portiamo», le avrebbero detto. Un’esperienza che ha provato la giovane, che, per diversi mesi, probabilmente ancora sotto shock, non ha denunciato l’accaduto, non dicendo nulla neanche ai famigliari o agli amici più intimi. Poi, però, il fidanzato, da alcuni atteggiamenti, ha intuito come qualcosa non andasse e ha cercato di capire. Così la storia è uscita.

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